Contagiati ritrovati

Ora non vi date manco la mano, e comprate l’acqua minerale a casse multiple, e la carta igienica a derrate. …

Sugghiata #39: Scendo qui

Ho fatto un viaggio in uno spazio non molto ampio, ma in un tempo invece di una certa lunghezza: 10 anni. Che non sono pochi – intendo, per compiere un viaggio…

Sugghiata #38: La vita leggera

Adesso che quassù continua a nevicare, vi dico io cos’è la vita. È come andare sulla neve: la maggiore impronta frena. …

Sugghiata #37: Il vostro Natale

Non ci sono, perché non vi sopporto più. Perché spendete un sacco di energia nell’autocelebrazione: ogni chiamata diventa microfono per …

Sugghiata #36: Il poblema più grande

Il più grande poblema – sì, poblema – vostro non è Il Traffico. Non è nemmeno la mafia, né la …

Sugghiata #35: Due domande e un tarlo

Nei venti di cambio mi faccio delle domande. Non in estate e nemmeno sotto due metri di neve. Ma adesso sì.

Sugghiata #34: La seconda cellula

Questa non è una semplice sugghiata, signori miei. Perché quando degli uomini alzano in gruppo le mani a una donna, finiscono di essere chistiani e si trasformano in protozoi…

Sugghiata #33: Statemi bene!

Non mi piace settembre. Non mi piace perché chiudete i vostri ragazzi dentro quattro mura per cinque ore al giorno, tenendoli col culo sulla sedia, dopo un’estate di libertà…

Sugghiata #32: Quaranta ladroni in giallo

Il Ponente le spazzava dall’altra parte, verso il mare. E io, a fine giornata, mi rintano proprio dove sprofonda il sole. Sono stati due passeri a beccarmi le scaglie e a farmi muovere verso il piazzale più alto in quota, per farmele ascoltare…

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