Una “valigia” high-tech per studiare le eruzioni vulcaniche

Durante il convegno mondiale di vulcanologia svoltosi a Ginevra lo scorso luglio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha presentato i risultati di cinque anni di osservazioni ravvicinate delle eruzioni dello Stromboli

Scoperte a Grado palizzate di epoca romana e altomedievale che permettono di ricostruire le variazioni temporali del livello del mare

Le strutture, che risalgono a un periodo compreso tra il I e il VI secolo d.C., sono state messe in luce da ArcheoTest Srl, nel corso di indagini di archeologia preventiva per conto di Irisacqua s.r.l. e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia; lo studio è stato quindi condotto con la collaborazione dell’OGS, del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna e dell’INGV

Uno studio rivela come poter migliorare la previsione delle eruzioni

È stata pubblicata sulla rivista Science Advances la ricerca “Earthquake frequency-magnitude distribution at Mount Etna sheds light on magma ascent in the volcano’s plumbing system” curata da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

INGV. Presentato il progetto CONIRI all’Università di Torino

È stato presentato all’Università di Torino il progetto CON.I.RI. – CONvivere con I RIschi naturali, nel corso di un talk a invito tenuto da Giovanna Lucia Piangiamore (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV), coordinatrice di CON.I.RI

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