Munnizza (pericolosa) al Chilometro

C’è un’area di grande pregio naturalistico poco sopra l’abitato di Nicolosi, intorno ai mille metri di quota, dove vivono due grandi testimoni originali dell’Etna: l’Ilice e il Gatto Selvatico. Il bosco di leccio, o ilice, di contrada Serruggeri, detta correntemente “Il chilometro”, non ha niente di invidiare a quello di Narnia cinematografico. Gli spessi cuscini di muschi sulle creste di lava (è la colata del 1634-38) e sui tronchi intrecciati degli alberi fitti, creano effetti visivi e odorosi di grande emozione. Camminarci all’interno è un’esperienza originale, quasi intima.
Qui vivono alcuni esemplari di Gatto Selvatico, magnifico animale che si trova in cima alla catena dei predatori di questo ambiente. Pochi anni fa, uno studio condotto dal ricercatore Stefano Anile per conto del Parco dell’Etna, ha testimoniato la sua presenza, segnalata anche da alcuni appassionati naturalisti.

In sostanza, questo del Chilometro, al confine tra le zone B e C del Parco, è un gioiello autentico da tutelare e mantenere bene. Non è demanio forestale, ma sono terreni privati senza recinzione. L’accesso ai sentieri, in parte privati e in parte carrarecce comunali, è aperto agli escursionisti a piedi e a cavallo, e ai mountain bikers (che hanno segnato decine di chilometri di percorsi), e ai cercatori di funghi. La strada asfaltata che attraversa la zona dà il nome usato, appunto Il Chilometro, dove si incontrano questi sportivi e amanti della natura a vario titolo.

Qui è da diversi mesi che s’ingrandiscono due microdiscariche abusive, in territorio del Comune di Nicolosi.
La prima è quella che deve essere bonificata con urgenza: si tratta di lastre di eternit in disfacimento (quindi categoria “rifiuti pericolosi”, perché si ricorda che l’inalazione di particelle di amianto sospese, provoca il mesotelioma, una forma di cancro ai polmoni). La seconda è un arcobaleno putrido di rifiuti solidi urbani misti, in parte anche già bruciati, che ha necessità di essere rimossa.

Filippo Maugeri, presidente dell’associazione equestre I Cavalieri d’Alta Quota, col maneggio poco distante: “Chiediamo la pulizia dei rifiuti, per la tutela della salute umana e per il decoro di quest’ambiente bellissimo. Sarebbe auspicabile che i proprietari, su invito dell’amministrazione comunale, siano obbligati a recintare, almeno sulla strada, i propri terreni, così da impedire lo scarico abusivo di queste immondizie”.
Roberto Musumeci, cercatore autorizzato di funghi, grida “Vergogna!”.

Si ricorda che la zona è stata oggetto di ripetuta pulizia, nel passato, da alcuni gruppi di volontariato in diverse domeniche, in iniziative proprie e anche coordinate dall’operazione “Meglio Parco che Sporco” del Parco dell’Etna. Una volta pulita l’area, il suggerimento dato è stato quello di affissione di avvisi, fatto in altre zone, con ottimi risultati di pulizia mantenuta (vedi “Ruote di Carretto” e “Via Mazzei”). Ma qui, al Chilometro, ancora non c’è un cartello. Ora intanto urge la bonifica almeno di questi due siti, per le ragioni sopra esposte. Lo chiediamo a gran voce al Comune di Nicolosi, ente locale di competenza.

Sergio Mangiameli è del ’64, geologo, giornalista pubblicista, interprete naturalistico, vive sull’Etna. Ha pubblicato i racconti “Dall’ulivo alla luna” (Prova d’Autore, 1996) e “Rua di Mezzo sessantasei” (Il Filo, 2008), i romanzi “Aspettando la prima neve” (Rune, 2009), “Dietro a una piuma bianca” (Puntoacapo, 2010), “Sul bordo” (Puntoacapo, 2013), “Come la terra” (Villaggio Maori, 2015, che ha partecipato a MontagnaLibri 2016 del Trento Film Festival), “Quasi inverno” (A&B Editrice, 2018), "La nevicata perfetta" (A&B Editrice, 2020). Ha scritto i testi di “MicroNaturArt – voci dal microcosmo” (Arianna, 2014), esperimento letterario di fotografia scientifica; i racconti di “Ventiquattr’ore – fotografie di finestre e parole intorno” (Puntoacapo, 2016), i cui scatti sono di Lino Cirrincione; e, assieme al vulcanologo Salvo Caffo, “Etna patrimonio dell’umanità, manuale raccontato di vulcanologia e itinerari” (Giuseppe Maimone Editore, 2016), con le illustrazioni di Riccardo La Spina. Ha scritto i testi dei film corti “La corsa mia” e “Idda”, e i monologhi “Questa storia” e “Il gioco infinito”, visibili entrambi su YouTube. Sul portale web Etnalife, scrive racconti etnei per la rubrica letteraria “Storie dell’altro mondo”. “La piuma bianca” è il suo blog sul magazine online SicilyMag. L’esperimento nuovo è “Le colate raccontate” – vulcanologia storica dell’Etna e narrativa surreale insieme, tra esattezza scientifica e finzione letteraria in racconti –, portato in scena col vulcanologo Stefano Branca.
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