Etna, i crateri sono irrequieti

etna_09_11_2015
Immagine della telecamera termica della Montagnala tratta dal sito dell’INGV di catania

È proseguita l’attività stromboliana all’interno del Centrale (Voragine). Nella serata di sabato singola e piccola esplosione dal Sud-Est

L’INGV Osservatorio Etneo di Catania ha diramato il seguente aggiornamento sull’attuale attività dell’Etna.

Durante gli ultimi giorni, è continuata l’attività stromboliana all’interno del cratere Voragine, uno dei quattro crateri sommitali dell’Etna. L’intensità e la frequenza delle esplosioni non hanno mostrato significative variazioni rispetto a quanto riportato nell’aggiornamento del 5 novembre 2015. Alcune esplosioni sono accompagnate dalla formazione di piccoli sbuffi di cenere che in rari casi superano l’orlo craterico per disperdersi rapidamente nell’atmosfera. È inoltre continuato un cospicuo degassamento dal Cratere di Nord-Est, accompagnato da frequenti boati profondi provenienti dal condotto aperto del medesimo cratere, e dal Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC), dove numerose fumarole sono presenti sia nella depressione craterica sia sui fianchi meridionale ed orientale del cono.

Alle ore 00:13 UTC (= ore locali -1) dell’8 novembre 2015, è avvenuta una singola e piccola esplosione dal NSEC, che ha generato un pennacchio di gas (possibilmente con una minore quantità di cenere vulcanica) alto circa 300 m, e una breve anomalia visibile nelle immagini della rete di telecamere termiche (vedi immagine a sinistra, ripresa dalla telecamera termica sulla Montagnola, EMOT, sull’alto versante meridionale dell’Etna). L’esplosione è stata seguita, nelle ore consecutive, da una diminuzione del degassamento del NSEC.

(9 novembre 2015)

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