Due settimane per scolpire l’opera monumentale che sarà posta nei pressi del Municipio per ricordare la devastante eruzione del 1669 che seppellì l’antica Malpasso. A lavori ultimati, eseguiti dal professore Antonio Portale e dagli studenti dell’Accademia di Belle arti Federico Alibrio, Sebastiano Tanasi e Giulia Barbuzza, venerdì 5 luglio, alle 19,30, nella cava Grasso Basalti (Strada provinciale 56 I per Camporotondo Etneo), dove sono stati scolpiti i blocchi di pietra lavica, si terrà un recital di poesia, “Voci per l’Etna”, curato da Angelo Scandurra, per presentare l’opera. La manifestazione prevede la partecipazione di circa 30 poeti e alcuni interventi del cantastorie Alfio Patti.
Saranno presenti, tra gli altri: il sindaco Daniele Motta, il vicesindaco e assessore alla Cultura, Tony Di Mauro, il direttore dell’Accademia di Belle arti, Vincenzo Tromba, il direttore artistico Vigilio Piccari.
“La città delle 100 sculture”, si arricchisce di un’altra opera, unica per dimensione e complessità, per celebrare adeguatamente l’eruzione del 1669, che distrusse l’antica Malpasso. Un evento catastrofico i cui effetti furono in breve tempo cancellati grazie alla tenacia ed alla capacità di rinascita dei belpassesi. Questa composizione racchiude il mito del vulcano, gli accadimenti storici ed i valori religiosi di una comunità da sempre coraggiosa e determinata”, ha dichiarato il sindaco Daniele Motta. L’ingresso è libero.