L’Associazione culturale Symmachia impegnata in una campagna contro gli incidenti sull’Occidentale Etnea. Volontari in piazza a Santa Maria di Licodia
La Statale 284, l’Occidentale Etnea, una delle principali arterie di collegamento fra i comuni del parco, deve essere messa in sicurezza. È la battaglia che sta portando avanti l’Associazione Culturale Symmachia, che opera nel comprensorio Adrano-Biancavilla. Dopo la presenza in piazza a Biancavilla, la scorsa domenica, e in precedenza il sit-in presso lo svincolo biancavillese della 284, ma anche l’analoga iniziativa ad Adrano, Symmachia ha raccolto ieri le firme, insieme alle Associazioni Attivamente e Cultura&Progresso, nell’ambito della campagna di denuncia e di sensibilizzazione, a Santa Maria di Licodia. Anche in questo caso centinaia di persone si sono fermate ad ascoltare le proposte per accrescere le misure di sicurezza sull’arteria, firmando anche la petizione ad hoc. Fra le firme anche quella del sindaco Totò Mastroianni (Vicepresidente del Parco dell’Etna), che ha così aggiunto la sua a quella del collega biancavillese Pippo Glorioso.
Il motto della campagna è: “Basta sangue sulla Statale 284″, a cui gli Scout hanno aggiunto “non si può morire d’indifferenza”. Coniato anche l’hashtag #bastasanguesulla284. L’Occidentale Etnea unisce Paternò e Randazzo e rappresenta la principale strada di collegamento con il capoluogo, per pendolari e turisti, per Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo, un intero comprensorio che orbita attorno al vulcano e che ha una propria qualificata offerta turistica e culturale. Purtroppo, negli anni, soprattutto la tratta Paternò-Adrano è stata teatro di gravi incidenti, a volte anche mortali. La petizione chiede la messa in sicurezza risolutiva per abbattere il numero di incidenti e ridare serenità all’area occidentale del vulcano.
(9 marzo 2015)