La Poiana

FRIHET, scatti fotografici in natura, catturati e raccontati da Gaetano Romano

L’ho cercata e attesa, l’ho potuta ammirare più volte ma senza mai riuscire ad immortalarla in una foto degna della sua bellezza; la Poiana è stata sicuramente l’essere che più mi ha impegnato da quando ho la passione per la fotografia naturalistica nonostante sia facile avvistarne una, però fotografarla è tutta un’altra storia!

Quando potevo osservarla non avevo con me la macchina fotografica e, viceversa, quando andavo per intere giornate nelle varie zone dei precedenti avvistamenti con l’attrezzatura al completo lei non si presentava. È stata il mio fantasma (fotograficamente parlando) per troppo tempo, ma sapevo che quando avrei smesso di cercarla lo scatto giusto sarebbe arrivato. E bhe!! Ora posso finalmente dire che ho scattato la foto che evidenzia la bellezza di uno dei rapaci meno rari ma più belli per me!

La Poiana comune (Buteo buteo) appartiene alla famiglia degli Accipitridae ( si, anch’essa è imparentata con aquile, falchi e i grifoni di cui abbiamo parlato in precedenti articoli) e ha una vastissima distribuzione in Europa ma è possibile avvistarla anche in Asia e Africa, questo grazie al fatto che è un uccello molto versatile ed in grado di adattarsi ai cambiamenti ambientali e alle pressioni antropiche sul habitat.

È un rapace dalla forma compatta e di medie dimensioni, l’apertura alare può arrivare a misurare 130 cm ed il peso si aggira su circa 1 kg nei maschi ma le femmine possono arrivare anche a 1,4 Kg. Tra i rapaci si distingue per la sua “scarsa abilità”, infatti, non è particolarmente forte, tantomeno agile, ed è un grande opportunista: oltre alla caccia di roditori, donnole, rettili e altri uccelli, quando il cibo scarseggia, si ciba tranquillamente anche di carcasse, il che fa di essa una specie con abitudini necrofaghe.

Durante il periodo riproduttivo si forma la coppia, che inizialmente sarà occupata nel corteggiamento e nell’accoppiamento, e dopo sia la femmina che il maschio saranno occupati nella costruzione del nido, che ospiterà circa 3 uova ogni anno e che, una volta deposte dalla femmina, saranno covate alternativamente da entrambi gli individui della coppia. I nidi vengono costruiti sugli alberi o pareti rocciose e potranno essere riutilizzati anche negli anni successivi.

Curiosità: come ormai di consueto ecco delle perle di curiosità sulla Poiana. Questo rapace, come anche tanti altri, produce la “borra”. Questa è costituita da un impasto di cibo che viene rigurgitato e che contiene le parti delle prede che l’uccello non è in grado di digerire come le ossa, denti e peli.

Grazie all’esaminazione delle borre i biologi sono in grado di definire non solo le abitudini alimentari dei rapaci ma anche di comprendere quanto sia stato abbondante e quale sia stata la frequenza del pasto.


Gaetano Romano, ventenne della provincia di Catania e studente presso la facoltà di biologia, coltiva la sua passione per la natura sin da piccolo.
Da pochi anni si è avvicinato alla fotografia naturalistica e ha aperto una pagina instagram, frihet.ph (tradotto: libertà fotografica), dove carica i suoi scatti descrivendo il soggetto o le emozioni dello scatto.
"Pensa diversamente e fai arte".

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