Formula innovativa per “Volcano House Etna”, l’esposizione delle “pietre” dell’Etna che propone una sezione multimediali e i servizi al pubblico
Con la formula di museo-intrattenimento, la forma di museo che si è affermata negli ultimi anni, che coniuga conservazione delle collezioni e servizi al pubblico, ha riaperto a Nicolosi il Museo Vulcanologico dell’Etna, ospitato in Via Battisti 28 in quella che fu la casa dei Fratelli Gemmellaro, vulcanologi e studiosi dell’Etna. Al nome storico è affiancato quello di “Volcano House Etna”, a ribadire il concetto di casa-vulcano in cui albergano elementi diversi che appartengono ad un’unica famiglia. La riapertura nel corso di una serata inaugurale a cui ha partecipato una moltitudine di appassionati dell’Etna, ma non solo.
Uscita di scena la Provincia Regionale di Catania, che ne era proprietaria, il rilancio è avvenuto grazie alla partnership fra il museo e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, Parco dell’Etna, Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Catania, Accademia di Belle Arti, Istituto dei Beni Archeologici e Monumentali del CNR, RAI e Comune di Nicolosi.
Le diverse sale, rinnovate e con un design moderno, mostrano le “pietre” dell’Etna, le foto del vulcano, le stampe, con una organizzazione in linea con le soluzioni più attuali di museo. La proposta “Volcano House Etna” intende essere non soltanto luogo fisico di raccolta dei reperti, ma anche uno spazio nel quale convivano armonicamente gli elementi dell’Etna, natura e scienze; cultura, sapori e profumi.
All’esposizione dei materiali che già appartenevano alla struttura si affiancano adesso la sezione multimediale, il punto vendita di oggettistica artigianale di qualità e di libri, la caffetteria ed il servizio ristorazione che permetteranno di fruire della struttura anche nelle ore serali.
(17 luglio 2015)