Giovedì sera l’inaugurazione della rinnovata struttura di via Battisti 28. Ci saranno anche caffetteria, ristorazione, bookstore e shop
Riapre a Nicolosi il Museo Vulcanologico dell’Etna che al nome storico affiancherà il termine “Volcanohouse”, quasi a dar l’idea di un luogo fisico che sia la casa del vulcano. Un cambiamento di merito, oltre che di metodo. L’ex museo della Provincia Regionale di Catania, ente ormai in via di dismissione, all’esposizione storica dei materiali dell’Etna affiancherà, infatti, nuove proposte per vivere in forma attuale il rapporto col vulcano.
Ma andiamo con ordine. Il nastro inaugurale verrà tagliato giovedì 16 luglio alle ore 20:30, in via Cesare Battisti 28, nella casa che fu dei fratelli Gemmellaro vulcanologi e studiosi dell’Etna. Quel che il pubblico potrà visitare sarà un luogo rivisto in chiave moderna e multimediale, che ha sviluppato un nuovo concetto di museo dell’Etna, riorganizzato nei contenuti e nella parte espositiva, grazie alla partecipazione e al sostegno dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, del Parco dell’Etna, del dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Catania, dell’Accademia di Belle Arti, dell’Istituto dei Beni Archeologici e Monumentali del CNR, della RAI e del Comune di Nicolosi.
Non sarà “soltanto” un museo, e cioè luogo fisico di raccolta reperti, ma anche natura, cultura e scienza che si fonderanno con sapori e profumi, grazie alla realizzazione di servizi di tipo diverso come la caffetteria, la ristorazione, la vendita di libri e prodotti, che migliorano l’offerta complessiva del Museo e della qualità dell’accoglienza. Il museo e i servizi, come caffetteria e ristorazione, potranno essere fruiti anche nelle ore serali, come è ormai consuetudine per i musei europei.
(14 luglio 2015)