Dopo l’ennesimo incidente mortale, presidio a mille metri di istituzioni, cittadini e appassionati dell’Etna per invitare i centauri alla prudenza
Il sindaco di Linguaglossa Rosa Maria Vecchio e la giunta municipale, il Consiglio Comunale linguaglossese insieme a cittadini, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e appassionati dell’Etna, uniti contro le morti e i pericoli sulla Mareneve, causati dai motociclisti indisciplinati. Una forma di protesta pacifica è stata attuata sulla strada che collega il centro abitato con Piano Provenzana, a quota mille metri, in territorio di Linguaglossa, per chiedere alle istituzioni competenti un intervento risolutivo che metta fine a quella che è una vera e propria strage di motociclisti, oltre che rappresentare una causa di rischio per tutti i frequentatori della montagna. L’azione dimostrativa ha visto il drappello bloccare la strada consentendo il passaggio delle auto, ma fermando i motociclisti ai quali è stato rivolto l’invito a percorrere la strada in sicurezza a loro tutela, ma anche a tutela degli escursionisti e degli appassionati.
“Questa manifestazione – ha commentato il sindaco Vecchio – nasce da una – situazione che perdura da anni e che interessa non solo i residenti della strada Mareneve, ma anche coloro che la percorrono per visitare la nostra Etna. Non vogliamo togliere il piacere di salire lungo questa strada con le moto, ma desideriamo che la stessa venga percorsa in totale sicurezza. Negli anni abbiamo rivolto svariati appelli agli Enti, come la Provincia, per provvedere ad istallare tutor o autovelox, anche per il numero di feriti e di morti purtroppo in continuo aumento, quest’ anno già ne abbiamo registrati due di decessi. Il nostro impegno – ha concluso il primo cittadino – è quello di sensibilizzare i motociclisti a percorrere questa strada in sicurezza e con serenità senza mettere in pericolo l’incolumità propria e degli altri, oltre che sensibilizzare gli Enti interessati ad aiutarci a trovare immediate ed efficaci soluzioni a questo problema”.
L’azione di protesta continuerà nei prossimi weekend.
(7 settembre 2015)