Le verdure spontanee dell’Etna

Sesto corso di Etnobotanica Etnea, promosso da Etna e Dintorni, Stelle e Ambiente e CEPES, sul rapporto fra le piante selvatiche e l’uomo: commestibilità e utilizzo in medicina e artigianato

Ha preso il via nella sede dell’Associazione Etna e Dintorni, a Serra Superiore di Misterbianco, il 6° Corso di Etnobotanica Etnea, promosso dalle associazioni Etna e DintorniStelle e Ambiente e dal Comitato CEPES, in collaborazione con il nostro portale, Etnalife. Quattro le lezioni previste, dal 4 al 25 gennaio 2016, tre teoriche e una pratica, che affrontano gli usi da parte dell’uomo delle piante selvatiche etnee: alimentare, sanitario e artigianale.

Alla lezione inaugurale, “Piante selvatiche mangerecce etnee verdure, aromatiche e frutti”, tenuta dalla dott.ssa Elisa Coppola, hanno presentato il corso, nato da un’idea del prof. Salvatore Arcidiacono e coordinato dal prof. Giuseppe Sperlinga, il Presidente di Etna e Dintorni Antonio Mirulla, il Presidente del CEPES Rosario Catania, nonché gli stessi Sperlinga (Stelle e Ambiente) e Arcidiacono. Aprendo la serata, Rosario Catania ha illustrato il programma delle quattro lezioni, mentre Antonio Mirulla ha presentato ai corsisti la nuova sede di Etna e Dintorni che, ha detto, sarà aperta al mondo dell’associazionismo. Delle precedenti cinque edizioni del corso ha parlato Giuseppe Sperlinga, mentre il significato del termine etnobotanica è stato spiegato da Salvatore Arcidiacono: “È il rapporto fra le piante selvatiche e l’uomo: la commestibilità e l’utilizzo in medicina e artigianato”.

Nel corso della prima lezione, davanti ad un pubblico numeroso e attento, Elisa Coppola ha illustrato, avvalendosi di una sequenza di slide, le verdure mangerecce delle campagne dell’Etna, spiegando le differenze con le altre piante quasi simili, ma non commestibili se non, addirittura, nocive per l’uomo.
I corsisti hanno anche potuto osservare da vicino alcune piante selvatiche, mangerecce e non, in un banchetto allestito accanto al tavolo del relatore.

Domenica prossima, 10 gennaio, la seconda lezione – l’unica pratica – dal titolo “A cogghiri virdura”, si terrà nella campagna dell’Agriturismo “La Rocca della Rosa” di Zafferana Etnea; sarà l’occasione per cimentarsi direttamente con le piante selvatiche e tradurre in realtà le nozioni apprese nella conferenza d’apertura. Lunedì 18 gennaio la dott.ssa Giovanna Marletta parlerà delle “Piante selvatiche nella medicina e nella veterinaria popolari”; lunedì 25 la chiusura sel sesto corso con gli “Aspetti etnobotanici del territorio etneo” a cura del prof. Salvatore Arcidiacono.

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