Il Succiacapre

Di notte si aggira sull’Etna – come in tutti i Paesi europei, fino alla Scandinavia – il Succiacapre (Caprimulgus europaeus, Linneo 1758), caratterizzato dal piumaggio grigio e screziato, soprattutto nelle parti inferiori, le ali maculate di beige-rosa, la coda lunga, la testa appiattita con un becco molto piccolo e, soprattutto, la grande apertura boccale contornata da micro-peli per catturare insetti, soprattutto farfalle notturne, che mostra una gola aranciata e sproporzionata per la grandezza del corpo, simile a un merlo.

Succiacapre, rivenuto ferito in un campo. Foto di Grazia Muscianisi di Pro Natura Catania e Ragusa

Il suo nome comune si deve ad un’antica credenza, secondo cui questa specie mungeva le capre, causandone malattie. Nel Catanese il Succiacapre è chiamato “cuddàru” e in Inglese è “Nightjar” = stridio notturno; in effetti di notte il Succiacapre emette a lungo uno strano e inconfondibile richiamo, simile a quello di un “motorino”, come errrr… eurrr , ma se allarmato fa un verso acuto: quick-quick-quick (*), insieme ad un forte battito d’ali.


(*) Per sentire questi versi (ed altri), visitate il sito www.canti-uccelli.it

Luigi Lino. Nato il 28 luglio 1940 a Catania dove risiede e ha sempre svolto la sua attività di naturalista. Impegnato nel mondo protezionistico a cominciare dal 1976 con il WWF Italia per passare nel 1988 in altra associazione siciliana, da dove è approdato in Pro Natura Catania e Ragusa. Ha contribuito a realizzare alcuni musei naturalistici a Caltagirone (CT) e Comiso (RG) e ha realizzato – insieme all’ornitologo Angelo Priolo – il museo civico di Scienze naturali di Randazzo (CT), di cui è il curatore. E’ tutor di numerose tesi di laurea per il progetto formativo dell’Università degli Studi di Catania. Lino ha percorso a piedi le coste italiane del mare Adriatico per documentarne la natura, come ha fatto per i corsi del Simeto, del Dittaino e dell’Alcantara e ha collaborato col Centro Studi Cetacei di Milano e col prof. Argano de ‘’La Sapienza’’ di Roma sulle tartarughe di mare. E’ stato promotore di parchi e riserve naturali in Sicilia, è accorso dopo l’esplosione di un cratere sull’Etna nel 1979 insieme al vulcanologo Romolo Romano e ha partecipato attivamente all’emergenza Etna 1983. Ha ricevuto riconoscimenti e premi da numerosi enti pubblici e associazioni.

Nuccia Di Franco. Nata il 22 luglio 1947 a Leonforte (EN), dove ha conseguito la maturità classica. Nel 1965 si è trasferita a Catania per frequentare il corso di Lingue e letterature straniere moderne della facoltà di Lettere e Filosofia. Tra il 1976-2006 ha svolto l'attività di insegnante di inglese nelle Scuole Medie Superiori di diverse località siciliane. Insieme al marito, il naturalista Luigi Lino, si è impegnata per l'istituzione di parchi e riserve naturali in Sicilia. Nel 1984 ha organizzato la mostra sull'istituendo parco naturale dell'Etna a New York nella sede dell'ICE - Istituto per il Commercio Estero. Ha pubblicato, con l'agronomo e storico Elio Miccichè, Catania allo Specchio (1992) e Palermo allo specchio (1996). Ha collaborato per oltre trent'anni al quotidiano "La Sicilia" di Catania e a numerose pubblicazioni naturalistiche regionali e nazionali. Attualmente è presente con articoli di varia umanità nel sito webwww.tanogabo.com, tra gli inviati speciali.
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