Ultima inaugurazione dopo Bronte, Randazzo e Linguaglossa per i musei del Distretto Tao-Etna. Taglio del nastro per la raccolta dedicata al compianto ex direttore di “Prospettive”
Quarto e ultimo taglio del nastro, domani sabato 30 maggio, per i ristrutturati Musei del Distretto Taormina-Etna. Dopo Bronte, Randazzo e Linguaglossa, l’attenzione si sposta a Maletto, dove avverrà la cerimonia d’inaugurazione del Museo Civico “Salvo Nibali” dedicato al compianto giornalista, scrittore e cultore di storia patria, storico direttore del settimanale cattolico dell’Arcidiocesi di Catania “Prospettive”.
Verranno riaperte al pubblico, dopo il restyling, le sale dell’ex Macello Comunale che custodiscono il patrimonio culturale, archeologico e demo-etno-antropologico malettese, con reperti dall’età preistorica a quella greca, nonché costumi, strumenti e oggetti di vita quotidiana della cultura contadina etnea.
I quattro “Musei dell’Identità Storica Etnea” (insieme al “Salvo Nibali” anche il “Museo delle Sculture” presso il Castello Nelson di Bronte, il “Museo dell’Opera dei Pupi” presso l’ex macello comunale di Randazzo e la “Sala Espositiva Incorpora” presso l’ex Casa del Fascio di Linguaglossa che ospita anche il Museo “Francesco Messina”), sono stati riqualificati dal Distretto Taormina Etna grazie ad un finanziamento di 2 milioni e 400 mila euro derivante da fondi dell’Unione Europea, F.E.S.R., Fondo Europeo di Sviluppo Regionale PO FESR 2007/2013 – Linea d’intervento 3.1.1.3.
(29 maggio 2015)