Facciamo il lock-down della spazzatura

Non mi aspettavo proprio, ad essere sincero, che anche i miei fratelli siciliani fossero così bravi e ubbidienti nel periodo del lock-down. Le strade erano veramente deserte, i ragazzini sono rimasti immobili davanti agli schermi dei computer e tutti hanno dimostrato grande senso di responsabilità. Anche le forze dell’ordine si sono messe d’impegno a controllare non solo i paesi, ma anche le zone più sperdute. Un mio amico, invece di andare a comprare il pane, ha allungato il percorso e lo hanno beccato quelli del Soccorso alpino della Guardia di Finanza mentre si faceva un passeggiata su un sentiero deserto a 2000 metri di quota. Un vicino di casa dopo due mesi di reclusione casalinga è scappato dal paese in bicicletta, ma poco dopo si è dovuto buttare in un fosso per non farsi vedere da una pattuglia di carabinieri.

Dopo aver osservato tutto questo mi è venuta un’idea. Considerato che le forze dell’ordine sono state così brave a far stare la gente a casa nella prima fase del COVID19, perché adesso non si proclama per altri due mesi il lock-down delle discariche abusive? Nel senso che chiederei ai vigili urbani, ai poliziotti etc etc di ripetere lo sforzo che hanno fatto contro l’epidemia, ma questa volta solo per combattere gli incivili che distruggono la bellezza del paesaggio in cui avete la fortuna di vivere, voi siciliani.

Propongo pertanto al Presidente della Regione di far predisporre un solenne Decreto composto da un solo articolo: “Tutti i cittadini italiani e stranieri possono finalmente godersi i parchi e le riserve naturali siciliani, è fatto obbligo alle forze dell’Ordine (comprese le guardie venatorie ed i gruppi cinofili) di continuare a dare priorità  – per almeno due mesi- al controllo del territorio, applicando -ove necessario- le sanzioni previste dalla legge per chi abbandona rifiuti”. Nient’altro. Solo sei righe.

Secondo me, che forse sono un po’ marziano, ma ho le antenne che mi funzionano, con due mesi di caccia agli sporcaccioni e di multe salate cambierebbe il comportamento di tanti nemici della vostra terra.

Basterebbe un’altra piccola dose di lock-down da riservare solo a quelli che anziché andare a prendersi un po’ d’aria pulita caricano nel bagagliaio tutte le schifezze che trovano in soffitta, oppure cambiano il bagno di casa e decidono che il miglior posto in cui andare a collocare il gabinetto è esattamente sotto il bellissimo albero dove vado ogni tanto a prendermi un po’ di fresco.

Scusi signor Presidente della Regione se provo a suggerirle un provvedimento che potrebbe risultare impopolare. Ma penso che la gran parte dei siciliani farà un caloroso applauso ai carabinieri che multeranno gli assassini della bellezza.

Giuseppe Riggio racconta l'Etna e la Sicilia da trentacinque anni. Giornalista pubblicista ha collaborato con importanti testate locali e nazionali. Autore di diversi libri dedicati alle bellezze nascoste della nostra regione ha dedicato anni di ricerche alla valorizzazione della memoria del Novecento. Per l'editore Maimone ha diretto per otto anni il trimestrale culturale Etna Territorio ed ha scritto alcune delle sue opere più recenti. Vive pensando positivo, immerso nelle contraddizioni di un'isola meravigliosa, ma – forse – incorreggibile.
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