Etna, presentato il Geoportale INGV

Al Parco dell’Etna il debutto del prezioso strumento dell’Osservatorio Etneo-INGV di Catania che rappresenta la prima banca dati al mondo su un vulcano in rete. Eugenio Privitera: “La prima banca dati G.I.S. al mondo su un vulcano disponibile online”

Un altro straordinario primato per l’Etna, vulcano Patrimonio dell’Umanità: per la prima volta al mondo, per iniziativa e grazie al grande lavoro dell’Osservatorio Etneo-Ingv di Catania, la banca dati con le informazioni e i dati geologici sul vulcano sono in rete, online, con “la finalità è di fornire informazioni scientifiche affidabili ai membri della comunità scientifica nazionale ed internazionale, agli operatori e gli enti preposti alla pianificazione e gestione del territorio e a chiunque sia interessato alla consultazione dei dati in oggetto”, come è testualmente spiegato sul geoportale, consultabile all’indirizzo http://geodb.ct.ingv.it/.
Quella realizzata dall’Osservatorio Etneo è dunque la prima banca dati G.I.S. al mondo su un vulcano disponibile online. Lo ha puntualizzato con grande e legittimo orgoglio Eugenio Privitera, direttore della sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nel corso dell’affollata presentazione dell’importante iniziativa, che si è svolta – insieme alla presentazione del Geo-database della Carta Geologica dell’Etna, in scala 1:50.000 pubblicata, in inglese, nel 2011 nell’Italian Journal of Geosciences e rieditata in italiano nel 2015, sotto forma di nota illustrativa, nel Volume 98 delle Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia, del Servizio Geologico d’Italia, ISPRA– nella sede del Parco dell’Etna, l’antico Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi.

“E’ una lavoro svolto con grande professionalità, con strategia d’indagine e approccio multidisciplinare, sul vulcano meglio monitorato al mondo dal team dell’INGV-Osservatorio Etneo, che insieme all’attività di servizio mette con estremo impegno quella di ricerca”, ha spiegato Privitera.
Estremamente positivo il giudizio della presidente del Parco Marisa Mazzaglia su uno strumento di conoscenza e divulgazione estremamente prezioso: “Il geoportale, che è open e dunque visionabile in tutto il mondo, mette a disposizione della comunità i dati scientifici sull’Etna e va nella direzione della loro piena condivisione. E’ certamente un grande passo avanti, che susciterà enorme interesse e voglia di approfondimento della conoscenza del nostro vulcano. Siamo molto lieti di averlo presentato al Parco, nell’ambito della lunga e fruttuosa collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”.
Giudizi molto favorevoli anche dalle altre istituzioni intervenute alla presentazione al Parco. Entusiasta Carmelo Monaco, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania: “Non smettiamo mai di sorprenderci per l’eccellente lavoro dell’INGV. Per noi il portale era un sogno e sarà uno strumento preziosissimo”. E per Giuseppe Collura, presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, “il database sull’Etna avrà certamente refluenze estremamente positive per l’attività professionale dei geologi”.

Coordinatore della presentazione del geoportale e del geodatabase della Carta Geologica è stato Salvo Caffo, vulcanologo del Parco dell’Etna e costante anello di congiunzione tra il Parco e l’Ingv. “Il 25 ottobre 2002, veniva siglato un Protocollo d’intesa che poneva le basi per un’intensa collaborazione scientifica e divulgativa sul territorio, tra l’I.N.G.V. sezione di Catania e l’Ente Parco dell’Etna. A questo primo protocollo ne seguiva un secondo, analogo, siglato il 17 Marzo del 2004, con la sezione di Palermo dell’I.N.G.V – ha ricordato Caffo all’attenta platea – Appare evidente quante e quali ricadute positive abbia determinato tale intesa tra due istituzioni che prima d’allora avevano un colloquio di tipo istituzionale. L’accordo ha consentito di coordinare le azioni comuni, di interesse e pertinenza vulcanologica dei due Enti in materia di divulgazione e di ricerca scientifica nel settore vulcanologico con particolare riferimento all’area etnea, a favorire, ove possibile, lo scambio di dati, informazioni, esperienze e collaborazione, a diffondere nelle scuole le esperienze di campo già realizzate positivamente, a collaborare alla produzione di materiale divulgativo e prodotti editoriali nel campo della didattica delle Scienze della Terra con particolare riferimento alla Vulcanologia nonché a coordinare l’attività di ricerca scientifica svolta da altre istituzioni pubbliche e private, sull’Etna, al fine di ottimizzare le risorse impiegate”.

Entrando nel merito della presentazione, Caffo ha aggiunto “Mi piace ricordare che l’Etna il 21 giugno del 2013 è stata inserita nella World Heritage List anche per il primato di avere la più importante storia della cartografia geologica a livello mondiale, infatti la prima carta geologica di un vulcano al mondo è stata quella dell’Etna in scala 1:50.000 di Sartorius Von Waltershausen, pubblicata tra 1844 e il 1857; quindi nel 1979 è arrivata quella curata dal prof. Romolo Romano e pubblicata dal CNR-I.I.V di Catania e nel 2011 la nuova carta geologica in scala 1:50000 nell’Italian Journal of Geosciences”.
Il Geodatabase, presentato nei dettagli dai ricercatori dell’Osservatorio Etneo – INGV Catania, è stato implementato con tutti gli elementi geologici non rappresentabili nella carta stampata alla scala 1:50.000 ed è stato aggiornato con nuovi dati riguardo l’attività eruttiva storica. Sostanzialmente è uno strumento per la consultazione dei dati acquisiti ed elaborati dal Laboratorio di Cartografia dell’Unità Funzionale Monitoraggio Vulcanologico, che si occupa della mappatura delle colate laviche e delle morfologie associate all’attività vulcanica dell’Etna nonché della definizione dei principali parametri vulcanologici dei prodotti eruttati. Esso rappresenta, come abbiamo detto, il primo esempio nel mondo di questo tipo. Uno strumento dinamico che consentirà, attraverso il continuo aggiornamento, di essere uno strumento fondamentale per un’accorta pianificazione territoriale nell’area etnea.

In particolare, nell’incontro al Parco, Mauro Coltelli ha approfondito la presentazione del Volume delle Memorie ISPRA-SGI della Carta Geologica, versione italiana 2015; Placido Montalto ha presentato il geoportale e le sue potenzialità sotto il profilo informatico; Emanuela De Beni ha parlato degli aggiornamenti successivi dei dati del monitoraggio dell’attivita eruttiva, che non possono essere divulgati se non online; e infine Stefano Branca ha illustrato l’aggiornamento dell’attività eruttiva storica del geodatabase con i nuovi dati della ricerca scientifica.
Anche a livello nazionale, l’INGV mette a disposizione altre banche dati, come quella sismologica. La sezione di Catania ha scelto di recuperare, catalogare e valorizzare, il Fondo Fotografico del Professore Gaetano Ponte, insigne Vulcanologo dell’Università di Catania scomparso nel 1955. Questa banca dati è disponibile all’indirizzo: http://fondoponte.aft.it/fondoponte/temi.jsp.

(26 ottobre 2015)

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