L’attività del vulcano, dopo una fase di stanca, nel corso della notte è ripresa con il Sud-Est protagonista. Poco prima delle 8 nuova colata, l’altro fronte verso Monte Simone. In mattinata i boati avvertiti nei centri pedemontani
Momenti di stasi alternati a momenti di ripresa di energia. L’ultima eruzione dell’Etna, iniziata il 12 maggio, vive fra alti e bassi, con repentini cambi nel giro di poche ore. La notte appena trascorsa ha visto il Nuovo Cratere di Sud-Est protagonista di un’attività stromboliana che si è fatta sentire soprattutto nel versante orientale.
Le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, hanno registrato alle 7,51 una colata di lava sommitale. “Nel corso della notte – si legge in un comunicato INGV – la colata lavica emergente dalla fessura eruttiva localizzata sul fianco Nord Est del Nuovo Cratere di Sud Est si è propagata in direzione nord orientale. La colata ha raggiunto la Valle del Leone, superando il suo orlo in prossimità di Monte Rittmann e dirigendosi verso Monte Simone”.
E in mattinata ancora esplosioni e boati dal NCSE, avvertiti in gran parte dei centri pedemontani.
(14 maggio 2015)