Etna, tutti i colori del “giallo”

La serata conclusiva di Etna in giallo 2015
La serata conclusiva di Etna in giallo 2015

Conclusa a Nicolosi la quinta edizione della rassegna letteraria Etna in giallo, ideata dal giornalista Salvo Fallica. Protagonista della serata conclusiva il libro “Ne ammazza più la penna” di Pier Luigi Vercesi, direttore di “Sette”, magazine del Corriere della Sera

“Una vita senza indagine non è degna di essere vissuta” diceva Platone.  Che sia una ricerca filosofica, antropologica, letteraria, storica purché inerisca la cultura e il mistero della vita e, se viene condivisa in un’agorà ai piedi del maestoso vulcano Etna, il successo è garantito. Questa formula vincente, di una manifestazione sorta cinque anni fa, dall’efficace nome di “Etna in giallo”, ha già fatto il suo positivo bilancio di un’ultima stagione che ha visto aumentare il pubblico e arricchirsi le sezioni speciali. A ideare, curare e condurre il giornalista Salvo Fallica, che con grande passione coinvolge ospiti di rilievo sempre disposti a comunicare non solo le loro opere, ma anche alcune esperienza umane.
L’amministrazione di Nicolosi ha mostrato grande lungimiranza nell’organizzare  quest’evento, ormai entrato nella tradizione con l’annuncio di una sesta edizione, anche se sembra che quest’autunno – sussurrano appena – potrebbe portare qualche piacevole novità.

Protagonista della serata conclusiva, il giornalista Pier Luigi Vercesi, direttore di “Sette”, magazine del Corriere della Sera.  Il dibattito si è incentrato sul libro di Vercesi “Ne ammazza più la penna” edito da Sellerio. Un parallelo fra la storia d’Italia dall’Ottocento fino al 1960, e le storie delle redazioni giornalistiche, con il predominio del “giallo” in alcune vicende. Un legame fra la nascita dei giornali italiani e i fatti storici e politici più importanti, come nel caso del Risorgimento o della I Guerra mondiale; l’influenza e la scelta di alcuni giornalisti in alcune vicende italiane insomma  allettanti segreti e curiosità. Si è iniziato però con un esempio non proprio italiano, parlando di uno scoop su Napoleone, e di francese non c’è stato solo lui, ma anche una politologa che ha fatto un interessante intervento sulla libertà di stampa. Preziosi, per l’approfondimento del dibattito, sono stati anche gli interventi di Mario Bolognari e Agatino Cariola, rispettivamente il primo antropologo e direttore del dipartimento di Civiltà Antiche e Moderna dell’Università di Messina, il secondo, costituzionalista docente dell’ateneo catanese.

Nei precedenti incontri non sono mancati i nomi di intellettuali di grande spessore culturale e umano come: Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e coordinatore del comitato scientifico del “Cortile dei Gentili”, protagonista della sezione “Un personaggio si racconta… Storie di libri, storie di vita”. Il dialogo con il religioso ha preso le mosse dal libro autobiografico “L’infinito nel cuore”, scandagliando i temi della spiritualità e della ragione. D’immigrazione, giallo, letteratura e migranti, della Sicilia come porta del Mediterraneo e terra di cultura, invece si è riflettuto attraverso il libro “Lampaduza” di Davide Camarrone. Lo scrittore giallista e giornalista Rai, ha aperto la serie fortunata della V edizione di “Etna in giallo”.

Soddisfazione ha espresso il primo cittadino Nino Borzì per l’esito della manifestazione e per il favore mediatico suscitato. “Etna in giallo è uno dei punti forti del vasto programma culturale estivo di ‘Stelle & Lapilli’, – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Stefania Laudani – noi continuiamo a puntare sulla cultura per far crescere la nostra comunità e dialogare con il mondo esterno, in una visione moderna e cosmopolita. La risposta forte della gente, dell’opinione pubblica, ci spinge a continuare su questa via, molto bella ed entusiasmante”.

Lucia Paternò

(25 agosto 2015)

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