Etna, comunicato di attività vulcanica del 21 Febbraio 2021

Ore 10:25 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dopo la conclusione della fontana di lava (vedi aggiornamento precedente), nell’intervallo fra le ore 03:30 e 04:15 UTC sono avvenute una ventina di esplosioni molto violente da diverse bocche sul Cratere di SE, che hanno lanciato bombe incandescenti oltre la base del cono del medesimo cratere. Dopo le 04:15 UTC non è più avvenuta alcuna attività eruttiva al Cratere di SE; agli altri crateri sommitali invece sta continuando l’attività esplosiva osservata negli ultimi giorni.

Nelle ore successive all’attività di fontana di lava e fino allo stato attuale, l’ampiezza media del tremore vulcanico è rimasta confinata principalmente nel livello medio. Tra le 03:20 e le 04:10 UTC l’ampiezza media del segnale sismico ha subito un temporaneo e significativo incremento causato dall’accadimento di una serie di episodi esplosivi molto energetici che hanno generato segnali infrasonici di elevatissima ampiezza. Dopo l’attività di fontanamento, la sorgente del tremore vulcanico si è collocata al di sotto dell’area sommitale, tra i crateri Bocca Nuova e Voragine, nell’intervallo di profondità 2700-2900m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica, in questo momento, è molto debole sia nel numero che nell’energia dei transienti infrasonici, che risultano localizzati al Cratere di SE, Bocca Nuova e Cratere di NE.

Dalle 01:15 UTC i dati di deformazione, dopo l’attenuazione delle variazioni registrate alla rete clinometrica durante la fontana di lava, non evidenziano significative variazioni.

I risultati delle analisi di laboratorio indicano che la composizione del magma dei prodotti eruttati durante la fontana di lava del 19 febbraio è simile a quella delle fontane del 16 e 18 febbraio, mantenendosi tra le più primitive dell’attività parossistica del Cratere di SE degli ultimi 20 anni. Sono in corso rilievi di terreno per campionare il materiale eruttato durante la fontana di questa notte.


Ore 02:52 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che fra le ore 01:00 e 01:15, l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est è rapidamente diminuita e cessata completamente intorno alle 01:20.

Le colate di lava stanno ancora lentamente avanzando, i fronti della colata più lunga, in Valle del Bove, attestandosi a circa 3.5-4 km di distanza dalla bocca e ad una quota compresa fra 1700 e 1800 m. Il flusso lavico diretto verso sud-ovest ha percorso solo poche centinaia di metri.

Dalle ore 00:50 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico ha subìto una repentina e drastica diminuzione dei suoi valori ed ha raggiunto intorno alle 01:30 UTC il livello medio. Attualmente il parametro mostra la tendenza a diminuire ulteriormente. Contestualmente, anche i segnali infrasonici mostrano una netta riduzione dell’attività esplosiva.


Ore 02:07 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che sul cratere di Sud-Est si sono attivate altre bocche, in direzione della “bocca della sella”, producendo fontane di lava ed attività stromboliana.

Alle ore 00:28 l’attività si è improvvisamente intensificata, generando getti di lava alti 800-1000 m sopra il Cratere di Sud-Est. Poco dopo ha avuto inizio un trabocco lavico dalla “bocca della sella” alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest.
Una colonna eruttiva si è alzata diversi chilometri sopra la cima dell’Etna.

L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto valori molto elevati, superiori a quelli registrati nei parossismi precedenti. La localizzazione della sorgente del tremore permane al di sotto del Cratere di SE.
Anche i segnali infrasonici mostrano valori molto elevati sia nel tasso di accadimento che nell’energia dei transienti infrasonici.
Durante l’evento eruttivo in corso i dati di deformazione confermano modeste variazioni registrate alla rete clinometrica.


Ore 00:28 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica l’attività di fontana di lava si è ulteriore intensificata, restando tuttavia confinata nella parte orientale del Cratere di Sud-Est. Una colonna eruttiva relativamente diluita si sta formando sopra la cima del vulcano.

La colata lavica diretta verso la Valle del Bove ha raggiunto una lunghezza di circa 1 km, con un fronte che si attesta intorno a 2800 m.
L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza ad ulteriore incremento. La localizzazione della sorgente del tremore permane al di sotto del Cratere di SE.

Anche i segnali infrasonici sono in incremento sia nel tasso di accadimento che nell’energia dei transienti infrasonici.
I dati di deformazione della rete GPS non registrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica evidenzia variazioni contenute (0.1 – 1 microradianti)

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