Etna, comunicato di attività vulcanica del 12 Marzo 2021

Ore 11:20 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che ad integrazione del precedente comunicato, alle ore 09:50 UTC la fontana di lava è cessata. Si è conclusa anche la debole attività stromboliana al cratere di Sud-Est. Per quanto riguarda l’emissione lavica, la colata di lava principale che si espande in Valle del Bove continua ad essere moderatamente alimentata e il fronte lavico si attesta ad una quota di circa 1700 m slm. E’ stata inoltre osservata una seconda colata lavica che si è propagata verso Sud-Est sul versante occidentale della Valle del Bove fino a raggiungere una quota di circa 3000 m slm ed appare anch’essa non più alimentata e in raffreddamento. E’ stata segnalata ricaduta di cenere anche sugli abitati di Milo, Santa Venerina, Torre Archirafi. Continua l’attività stromboliana intracraterica alla Voragine, Bocca Nuova e Cratere di Nord-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico è in decremento mantenendosi ancora su valori alti. Le sorgenti del tremore sono localizzate al Cratere di SE ad una profondità di circa 2.5 km s.l.m.. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è alto e la loro localizzazione permane presso il Cratere di SE. L’analisi dei dati clinometrici per l’evento parossistico ha mostrato variazioni in diverse stazioni, con valori massimi cumulati (inferiori a 3 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). I dati della rete GNSS nelle ultime ore non hanno mostrato variazioni significative.


Ore 10:59 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che la fontana di lava è cessata. Persiste una moderata attività stromboliana al cratere di Sud-Est.


Ore 10:02 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che ad integrazione del comunicato precedente si precisa che la ricaduta di cenere non ha interessato il paese di Fleri, ma bensì Fornazzo. Inoltre, è stata segnalata ricaduta di cenere anche su Giarre. Il fronte della colata lavica che si espande in Valle del Bove ha raggiunto una quota di circa 2000 m slm.


Ore 09:39 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso ha raggiunto una quota di circa 8500 metri disperdendosi a Est; è stata segnalata la ricaduta di cenere sull’abitato di Fleri. Il flusso lavico prodotto da trabocco è alimentato ed ha raggiunto una quota di circa 2100 metri slm. Per ciò che riguarda i parametri di deformazione, l’ampiezza del tremore e gli eventi infrasonici non si osservano variazioni rispetto al precedente comunicato.


Ore 09:09 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica ad integrazione al comunicato precedente l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava con getti che raggiungono un’altezza di circa 500 metri dal cratere. Il flusso lavico prodotto da trabocco è alimentato ed ha raggiunto una quota di circa 2600 metri slm. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione est. Continua l’attività eruttiva agli altri crateri. Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori molto alti, la sorgente del tremore si pone in prossimità del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2,5 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è medio-alto e la loro localizzazione risulta essere in prossimità del cratere di Sud-Est. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni (0.1 – 1 microradianti) in concomitanza con l’attività in corso.


Ore 07:41 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana è passata a fontana di lava con produzione di una nube eruttiva fino ad un’altezza di circa 6000 m in direzione Est. Il flusso lavico continua ad espandersi verso la Valle del Bove e ha raggiunto la quota di circa 2800 m slm.


Ore 07:11 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 05:30 utc circa si registra un incremento in intensità e frequenza dell’attività stromboliana al Cratere di Sud Est. L’attività produce una nube eruttiva che raggiunge un altezza di circa 4000 m slm, ed in base al modello previsionale si prevede una dispersione della nube eruttiva e ricaduta di cenere in direzione est. Continua l’attività eruttiva agli altri crateri.
Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori alti, la sorgente del tremore risulta in prossimità del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 2,5 km s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è medio e la loro localizzazione risulta essere in prossimità del cratere di Sud-Est.
Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione dalle reti GNSS e clinomentrica.

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