Crisi biodiversità post-guerra in Italia, sfide e speranze, nel nuovo episodio di “Wild Italy” su Rai 5

Cinque estinzioni di massa si sono verificate sul Pianeta prima della comparsa dell’Uomo, l’ultima delle quali vide la fine dei dinosauri. Oggi, si sta forse vivendo la sesta estinzione, questa volta causata dall’Uomo? Una domanda che accompagna “Wild Italy”, in onda domenica 10 marzo alle 21.15 su Rai 5.

Il periodo più drammatico per la Natura in Italia fu il Secondo Dopoguerra, quando, usciti da un conflitto devastante, gli italiani conobbero un incremento demografico, una crescita dei consumi, una espansione industriale che determinarono la rapida erosione del territorio con lo sviluppo dei centri urbani, la riduzione della quantità e della qualità delle foreste, l’eliminazione delle ultime importanti aree palustri (la bonifica del Mezzano, a Comacchio, è degli anni Settanta), l’inquinamento di acqua, aria e suolo, l’industrializzazione dell’agricoltura, l’incremento esponenziale dell’attività venatoria e del bracconaggio, della pesca, l’interruzione del corso dei fiumi con imponenti dighe, la realizzazione delle grandi infrastrutture di trasporto e di collegamento e di sfruttamento turistico sulle coste e in montagna.

Si estinsero, in quegli anni, l’avvoltoio gipeto e quello monaco, la foca monaca, il lupo fu ridotto al lumicino, gli orsi nelle Alpi furono cancellati, il cervo sardo quasi sterminato. Altri venti anni così e non sarebbe rimasto più nulla.

Condividi con un amico
Questo articolo potrebbe interessarti: Crisi biodiversità post-guerra in Italia, sfide e speranze, nel nuovo episodio di "Wild Italy" su Rai 5! Questo è il link: https://www.etnalife.it/crisi-biodiversita-post-guerra-in-italia-sfide-e-speranze-nel-nuovo-episodio-di-wild-italy-su-rai-5/