Crateri sommitali, un tavolo tecnico “liberalizzerà” la fruizione

La seduta della IV Commissione "Ambiente e Territorio" dell'ARS, nella quele è stata affrontata la questione "Etnalibera"
La seduta della IV Commissione “Ambiente e Territorio” dell’ARS, nella quele è stata affrontata la questione “Etnalibera”

Discussa dalla Commissione Ambiente e Territorio ARS l’interrogazione sulla fruizione dell’onorevole Raia. L’Assessore Croce: “Non si può chiudere in maniera perenne un’area UNESCO”. A settembre il tavolo per cambiare gli attuali regolamenti

La questione “Etnalibera”, ovvero la libera fruizione dell’area sommitale e degli eventi eruttivi dell’Etna, giunge all’attenzione della IV Commissione “Ambiente e Territorio” dell’ARS. È stata, infatti, trattata, nella riunione di martedì 4 agosto, l’interrogazione n. 3173 dell’onorevole Concetta Raia “Iniziative  per  la migliore  fruizione del vulcano Etna” che, riprendendo il documento del Comitato Etnalibera, ha chiesto all’Assessore Ambiente e Territorio, Maurizio Croce, fra le altre cose, la restituzione della fruizione al Parco dell’Etna.
All’interrogazione di Raia è stata affiancata l’interpellanza dell’onorevole Salvo Giuffrida, il quale ha chiesto “Con quali modalità s’intenda intervenire per una stabile regolamentazione che consenta l’accesso, in condizioni di sicurezza, in tutte le aree del territorio etneo”.

Dopo la presentazione delle istanze da parte dei due deputati, sostenute anche dall’onorevole Anthony Barbagallo (già Sindaco di Pedara), per il Comitato Etnalibera – invitato alla seduta in audizione – ha parlato Vincenzo Agliata che ha illustrato il documento “Perché l’Etna non si può vietare”, nel quale il comitato chiede il superamento dell’attuale regolamento di Protezione Civile che limita l’accesso all’area sommitale del vulcano e agli eventi eruttivi. Agliata, sottolineando che un’area naturale non può essere assimilata ad un ambiente urbanizzato, ha rivendicato il diritto degli appassionati dell’Etna di poter liberamente fruire dell’area di maggior interesse del vulcano, sito Patrimonio dell’Umanità, restituendo al Parco dell’Etna le prerogative sulla fruizione.

Il Presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, ha sottolineato che l’attuale sistema di monitoraggio che dovrebbe garantire l’informazione sull’attività del vulcano e, quindi, maggiore sicurezza agli escursionisti, è utilizzato per l’emanazione da parte della Protezione Civile dei sistemi di allertamento che bloccano la quota sommitale. Mazzaglia ha annunciato la convocazione nella sede del Parco dell’Etna di un tavolo tecnico-politico, aperto al Comitato Etnalibera e alle associazioni, ai sindaci e a tutti i soggetti interessati al sistema di monitoraggio e fruizione, per superare l’attuale regolamentazione che impedisce il libero escursionismo.

In seguito è intervenuto il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile, Calogero Foti, il quale, sottolineando che il regolamento contestato ha reso fruibili determinati livelli di quota, ha ammesso un’anomalia nel sistema di controllo sugli avvisi di Protezione Civile che avviene a Roma e che, invece, dovrebbe essere in capo al Dipartimento Regionale, più vicino al territorio e alla realtà dell’Etna. Foti ha poi aggiunto che mancano i Piani Comunali di Protezione Civile, che dovrebbero regolare la fruizione delle aree sommitali, e che per una libera fruizione occorre predisporre le vie di fuga in caso di situazioni di emergenza. Il dirigente del Dipartimento ha annunciato la partecipazione della Protezione Civile al tavolo che verrà convocato dal Parco.

Ha chiuso l’Assessore Ambiente e Territorio, Maurizio Croce, per il quale è paradossale che siano state individuate le aree UNESCO come volano per la valorizzazione del patrimonio turistico e, nel caso dell’Etna, sia impedita la fruizione dei crateri che sono il luogo che interessa maggiormente i turisti.
Croce , sottolineando che “Non si può interdire in maniera perpetua l’area più importante di un sito UNESCO”, ha poi sposato la proposta del Parco dell’Etna della convocazione di un tavolo aperto ad associazioni ed enti preposti per giungere ad un nuovo regolamento che assegni i compiti di fruizione al Parco, adeguato alla situazione del 2015, e che tramite i sistemi di INGV e Protezione Civile, permetta le escursioni in sicurezza, con l’individuazione delle vie di fuga in caso di eventi imprevedibili.

Soddisfatti, alla conclusione della seduta, sia l’onorevole Raia, sia l’onorevole Giuffrida. Raia, in particolare, ha affermato: “Sta a cuore a tutti la fruizione dell’area sommitale dell’Etna e valuto positivamente la disponibilità dell’Assessore a partecipare al tavolo tecnico proposto dal Parco dell’Etna per rivedere il regolamento del 2003; e se cambia questo il regolamento – ha chiuso il deputato – anche il documento di Protezione Civile dovrà essere adeguato”.
Il tavolo tecnico-politico per la redazione di un nuovo regolamento di fruizione dell’area sommitale, verrà convocato a settembre dal Parco dell’Etna.

(5 agosto 2015)

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