Ore 18:04 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’incremento dell’attività esplosiva riportato nel comunicato precedente (Comunicato Etna Aggiornamento n. 83 delle 07:16 UTC) non è più osservabile e permane attività stromboliana di intensità variabile al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). Tale attività produce discontinue e deboli emissioni di cenere che si disperdono in area sommitale.
Si comunica che dal precedente aggiornamento, l’andamento temporale dell’ampiezza del tremore vulcanico non ha mostrato variazioni significative e continua a mantenersi nell’intervallo dei valori medi.
L’attività infrasonica, analogamente al tremore vulcanico, non mostra variazioni e continua a mantenersi su valori bassi. La sorgente del tremore e degli eventi infrasonici sono prevalentemente localizzate in prossimità dell’area del NSEC. Si segnala che le stazioni della Rete Sismica alle ore 07:01 UTC hanno registrato un evento sismico di Ml=2.9, localizzato 1.4 km a est dai Crateri Centrali (CT).
Inoltre, rispetto a quanto riportato nel comunicato n. 83, si segnala che quasi tutte le stazioni della rete clinometrica hanno rilevato una modesta variazione in occasione dell’evento sismico avvenuto in area sommitale alle 07:01 UTC; nelle stazioni in area sommitale la variazione è permanente.
Ore 9:18 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle prime ore del mattino, si osserva una moderata e variabile intensificazione dell’attività stromboliana dal Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC).
L’attività esplosiva produce una nube eruttiva che si innalza per circa 4.5 km disperdendosi verso Est. L’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore continua a mostrare delle oscillazioni che nell’insieme definiscono un trend sostanzialmente stazionario che si mantiene
principalmente nell’intervallo dei valori medi.
La localizzazione della sorgente del tremore risulta posta in prossimità dell’area del Nuovo Cratere di Sud-Est, ad una profondità di circa 2900-3000 metri al di sopra del livello medio del mare. L’attività infrasonica è caratterizzata da una bassa frequenza di accadimento degli eventi. I segnali
delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo evidenziano solo una modesta variazione alle stazioni tilt di Pizzi Deneri e Punta Lucia, legate all’attività sismica sommitale di ieri pomeriggio.