Etna: comunicato di attività vulcanica del 10 Febbraio 2022

ore 22:41

Alle 21:40, alle 22:19, ed alle 22:26 si sono verificati tre flussi di materiale piroclastico dal Cratere di Sud Est. I primi due flussi hanno percorso alcune centinaia di metri in direzione della Valle del Bove mentre il terzo si è diretto a sud percorrendo anch’esso alcune centinaia di metri.

ore 21:59

A partire dalle 21:40 circa si osserva il passaggio dell’attività stromboliana a fontana di lava al Cratere di Sud-Est. Il flusso lavico prodotto dall’attività al Cratere di SE continua ad essere ben alimentato. La nube eruttiva prodotta dall’attività in corso, alta circa 10000 m., si disperde nel settore occidentale del vulcano.

L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto valori molto elevati e le sorgenti permangono nell’area del Cratere di Sud Est, ad una quota di circa 2900-3000 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha raggiunto valori molto elevati ed è localizzata al Cratere di Sud Est. La rete GNSS di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostra variazioni significative.

ore 19:56

A partire dalle 17:00 circa si è assistito, attraverso fasi alterne in termini di intensità e frequenza, ad una decisa intensificazione dell’attività stromboliana al Cratere di Sud Est, descritta nel Comunicato di aggiornamento delle ore 05:12. Sulla base del modello previsionale, il plume vulcanico si dirige verso Ovest. Il flusso lavico prodotto dall’attività in corso al Cratere di Sud-Est appare ancora alimentato ed il fronte ha raggiunto una quota stimata di circa 2900 m sul livello del mare. E’ proseguita la fase di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, che con andamento oscillatorio ha raggiunto un livello elevato. Le sorgenti del tremore permangono nell’area del Cratere di Sud Est, ad una quota di circa 2800-2900 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un andamento in incremento, caratterizzato da vistose oscillazioni del tasso di accadimento degli eventi e dei loro valori di ampiezza che vanno da medio ad alto. Gli eventi infrasonici sono localizzati essenzialmente al Cratere di Sud Est. Non si rilevano variazioni significative nelle serie temporali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo.

ore 16:02

A partire dalle 15:20 dalle telecamere della rete di video sorveglianza, si osserva un modesto trabocco lavico dal Cratere di Sud Est, che fluisce in direzione Ovest – Sud Ovest. Dal punto di vista sismico, è proseguita la fase di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, che intorno alle 14:30 ha raggiunto la base del livello elevato.

Le sorgenti del tremore permangono nell’area del Cratere di Sud Est, ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica ha mostrato un ulteriore incremento nel tasso di accadimento degli eventi e nella loro ampiezza. Gli eventi infrasonici sono localizzati al Cratere di Sud Est. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.

ore 05:12

Nel corso della notte, si osserva la ripresa di una modesta attività esplosiva al Cratere di Sud Est, evidenziata da bagliori visibili sulle telecamere della rete di videosorveglianza. L’attività è al momento confinata all’interno del cratere e genera delle discontinue e blande emissioni di cenere. Sulla base del modello previsionale, il plume vulcanico si dirige in direzione Sud Ovest.

Dalle ore 02:30 si osserva un incremento dell’ampiezza media del tremore fino a valori medi con un andamento in crescita. La sorgente è ubicata nell’area del Cratere di Sud Est ad una profondità di circa 3000 m sopra il livello del mare. Contestualmente, anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e risulta localizzata al Cratere di Sud Est. Non si rilevano significative variazioni nelle serie temporali dei dati delle reti tilt e GNSS.

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