Dovete leggerla bene, questa lettera del direttore del Parco dell’Etna. Dovete capirne le rughe, i nodi, le punte di amara umanità derisa, sopraffatta, illusa. Dovete farlo e poi rileggerla, per comprendere il senso di ultimo fortino contro l’assalto dei barbari.
Sono loro, questi eroi barricati, che sparano ormai non con le cannonate, ma con le cartucce del cuore e della conoscenza. Sono loro, agronomi e geologi, gente che ha studiato botanica, scienze forestali, vulcanologia e scienze della terra, professionisti di cultura ambientale lasciati senza risorse e senza riserve da una classe politica semplicemente inadeguata e dunque idiota. Sono rimasti in pochi, in via di estinzione nel convento-fortino di Nicolosi (insieme ai vicini colleghi in divisa Forestale), a cercare di proteggere in tutti i modi legali possibili, osteggiati molto spesso dalla moltitudine ignorante, dunque idiota anch’essa, l’ambiente naturale dell’Etna, contro l’assalto dei barbari, che stagionalmente credono invece di esserne i padroni.
Va a loro, a questi ultimi combattenti, in abito civile e in uniforme, il nostro sostegno e ringraziamento per la difesa del patrimonio di tutti.