FRIHET, scatti fotografici in natura, catturati e raccontati da Gaetano Romano
Il Picchio muratore, nome scientifico Sitta europea, è un passeriforme che non ha nulla a che vedere con i più conosciuti picchi della famiglia dei Picidi. Esso appartiene infatti alla famiglia dei Sittidae, ma ha comunque tratti appartenenti a tutti i passeriformi, primo tra tutti le dimensioni.
Parliamo di un volatile di 14 cm di lunghezza e appena 25 grammi di peso, con un becco abbastanza rilevante che risulta fondamentale per l’alimentazione basata su insetti e semi. Ha una livrea parecchio colorata, sfoggia un azzurrino su tutta la parte dorsale del corpo e del capo, in contrapposizione alla parte ventrale del corpo caratterizzato da un colore arancione. Inoltre, sul capo ha due bande nere che a partire dal becco si portano fin dietro il capo andando ad avvolgere gli occhi.
L’alimentazione, come già detto è basata principalmente su insetti nella stagione calda e su semi e frutti nella stagione fredda. Grazie al suo becco è capace di incastrare i semi nelle fessure della corteccia degli alberi andando poi a sferrare dei colpi di becco decisi e potenti che ne provocano la rottura (da cui deriva il nome di picchio).
Il periodo riproduttivo inizia ad aprile, verranno deposte da cinque a dieci uova che, dopo due settimane di cova, si schiudono dando alla luce dei piccoli che da lì a qualche settimana saranno già completamente autonomi. I piccoli verranno allevati sia dal maschio che dalla femmina della coppia.
Curiosità: il Picchio muratore deve il suo nome alla sua innata abitudine di murare con argilla l’ingresso del nido, l’argilla fresca verrà poi modellata fino ad ottenere un foro delle dimensioni adatte al passaggio degli esemplari della coppia. Così facendo si assicurano che il picchio non venga invaso da concorrenti agguerriti come lo Storno.