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Presentato all’Etnamuseum il libro dello scrittore che ha per scenario il territorio dell’Etna degli ultimi tre decenni
È stato presentato sabato 19 dicembre a Viagrande, presso l’Etnamuseum, “Come la terra” il quarto romanzo di Sergio Mangiameli (che cura su Etnalife la rubrica letteraria “Storie dell’altro mondo“) pubblicato da Villaggio Maori Edizioni. Ha condotto l’incontro il giornalista Gaetano Perricone, autore su Etnalife di una recensione del libro; sono intervenuti, insieme a Sergio Mangiameli, il giornalista Giuseppe Riggio e l’editore Giuseppe Torresi – di Villaggio Maori Edizioni –. In apertura ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale di Viagrande l’Assessore Comunale alla Cultura Domenica Baudo, mentre il Presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, assente per impegni istituzionali, ha inviato un messaggio augurale all’autore che è stato letto nel corso della serata.
Il libro racconta la storia di Monica, guida dell’Etna, e di Andrea, settentrionale agente di commercio. Fra loro è amore, strano e con lunghe pause, ma forte come il basalto che li accompagna per quasi trent’anni. Una storia in cui emerge il tormento che Monica porta con sé per tutta la vita nella quale l’unica certezza è l’Etna, per nulla protagonista secondario. Il vero protagonista, alla fine, se lo sceglie il lettore: Monica e Andrea, o l’Etna? E il vulcano è descritto minuziosamente lungo le 180 pagine del libro anche nei luoghi che, ormai, appartengono solo alla memoria perché trasformati dalla lava, come la provinciale 92 prima dell’eruzione del 1983, o la Valle del Bove e il Rifugio Menza prima dell’eruzione del 1991-93.
“Un romanzo che tocca la corda del cuore”, ha detto Gaetano Perricone, mentre Giuseppe Riggio, riferendosi ad alcuni passaggi del libro, ha parlato del piacere della memoria che si coglie fra le pagine, come il ricordo dei fogli di giornale che gli sciatori del passato mettevano sotto al maglione per ripararsi dal freddo. Tre brani di “Come la terra” sono stati letti, in diverse riprese, da Aldo Leontini.
Nel corso della serata è intervenuto anche Salvo Caffo, vulcanologo del Parco dell’Etna, a cui Sergio Mangiameli ha dedicato il libro scrivendo: “A Salvo Caffo che ha l’anima di magma”. Il dirigente del Parco ha parlato del libro come di una dedica all’Etna che si può estendere a quanti, con il proprio lavoro e tanta dedizione, hanno permesso l’iscrizione del vulcano fra i beni Patrimonio dell’Umanità.
Rispondendo alle varie questioni poste, Mangiameli ha detto: “Scrivo come se dentro di me si stesse svolgendo un film e quando descrivo i vari momenti voglio trovarmi proprio dentro i personaggi.” Lo scrittore ha pure svelato qual è la casa protagonista della storia: “Casa Correnti è lo chalet di Serra la Nave acquistato tanti anni fa dal compianto professor Santi Correnti e che, qualche tempo fa, divenne il Rifugio Ariel”.
A chiudere la serata è stata la proiezione del video “Dalle mie parti, parti di me“, del giornalista Rai Giovanni Tomarchio, che racconta il ciclo delle stagioni dell’Etna.
“Come la Terra” parteciperà nel 2016 al festival “Montagnalibri”, il più importante appuntamento annuale dell’editoria di settore.
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(21 dicembre 2015)