Gal, a Santa Venerina illustrato il Progetto per il futuro delle Terre dell’Etna e dell’Alcantara

La Casa del Vendemmiatore di Santa Venerina ha ospitato il qualificato convegno di presentazione del “Progetto per il futuro delle Terre dell’Etna e dell’Alcantara”. L’iniziativa, promossa dal GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara nell’ambito della sottomisura 19.2 del PSR Sicilia 2014-2022, ha rappresentato un momento cruciale per condividere il lavoro svolto, illustrare il percorso progettuale, presentare i risultati ottenuti e, soprattutto, delineare le future prospettive di sviluppo per questo ricco territorio. Il progetto, frutto di un impegno collettivo e partecipato, focalizzato sulla rigenerazione, l’innovazione e la valorizzazione integrata del patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo, è stato illustrato dal presidente del Gal, avv. Ignazio Puglisi.

“Un progetto ambizioso – ha dichiarato Puglisi – ovvero dotare questo comprensorio di una strategia complessiva in grado di dare le giuste risposte alle varie realtà che compongono l’articolato mondo del Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara. La notevole presenza di amministratori, di rappresentanti di enti sovracomunali, dell’imprenditoria, ci fa ben sperare. Come Gal vogliamo dare risposte ascoltando quelle che sono le istanze che vengono dalle nostre comunità e riteniamo che da qui a qualche mese saremo in grado di farlo, poiché stiamo portando avanti un lavoro intenso e sono certo che riusciremo a traguardare gli obiettivi prefissati”.

L’amministratore delegato del Gal, Piero Mangano, ha aggiunto: “Un progetto che ha visto la straordinaria co-partecipazione degli amministratori locali, che hanno fortemente creduto alla fattività del progetto del Gal. Fondamentale anche l’apporto dell’ateneo messinese che ha studiato tutte le dinamiche socio ambientali e produttive del territorio”.

L’arch. Luigi Longhitano, coordinatore del gruppo di professionisti incaricati di collaborare all’attuazione del progetto a regia, ha illustrato le strategie chiave: “Abbiamo cercato di connettere i tre parchi facenti parte di questo Gal, Etna, Nebrodi e Alcantara in un unico sistema, cercando di incentivare quelle che sono le cerniere naturali: Randazzo che collega sia l’Etna che i Nebrodi e l’Alcantara; la stazione Alcantara che, fino ad oggi arriva sino a Motta Camastra e che proseguirà sino a Randazzo, connettendosi con la ferrovia Circumetnea, portando la valle dell’Alcantara all’aeroporto di Catania; la riqualificazione dell’oasi di Fiumefreddo; la connessione tra la Circumetnea e il porto di Riposto”.

Il convegno si è articolato in diverse fasi, offrendo una panoramica completa del progetto, partendo dal suo impianto strategico fino all’analisi dello stato di fatto e dei fabbisogni territoriali emersi dal lavoro sul campo. Fondamentale l’apporto fornito dall’Università di Messina con il qualificato intervento del rettore Università Telematica eCampus, prof. Enzo Siviero, l’ing. Luigi Cantamessa, direttore generale Fondazione Fs Italiane, il sindaco di Linguaglossa Luca Stagnitta e l’avv. Ivan Albo (Città Metropolitana) il sindaco di Taormina Cateno De Luca, l’ing. Lorenzo Vetrano, il prof. Giuseppe Ioppolo (università di Messina, dipartimento di Economia).

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