Etnalibera verso la vittoria: il regolamento che vieta le visite in vetta verrà superato e i sindaci stabiliranno di volta in volta i rischi come per gli allerta meteo
La notizia questa volta non è di quelle che avviliscono, come quella del ticket sul Parco dell’Etna portata alla ribalta da Etnalife, ma, al contrario, è una notizia che farà gioire il popolo dell’Etna e quanti auspicano da sempre una piena fruizione del vulcano patrimonio dell’umanità: i divieti in area sommitale – proibita al libero escursionismo da un regolamento di protezione civile – dovrebbero essere superati una volta per tutte da un nuovo meccanismo che vedrà protagonisti i sindaci.
La svolta avverrà da lunedì primo febbraio, data a partire dalla quale per il rischio vulcanico etneo non sarà più competente il Dipartimento Nazionale di Roma, bensì il Dipartimento Regionale. Inoltre non verranno più emessi bollettini relativi all’attività dell’Etna. Il nuovo sistema verrà testato per venti giorni.
In prospettiva, e questo è il punto essenziale anche se ancora da definire, dovrebbe essere superato l’attuale regolamento che, d’un lato impedisce ai visitatori di raggiungere la vetta dell’Etna in piena autonomia (è necessario avvalersi delle guide) e, dall’altro, impone restrizioni a quote più basse al variare dell’attività vulcanica. La vetta, dunque, dovrebbe tornare nuovamente, finalmente, fruibile a tutti gli escursionisti.
Il nuovo scenario vedrebbe in campo i sindaci dei comuni i cui territori ricadono nelle aree sommitali i quali, riuniti in un coordinamento, al verificarsi degli eventi eruttivi determinerebbero quali zone eventualmente verranno limitate alle visite, con un sistema somigliante agli allerta meteo attualmente in vigore, mentre nessun divieto sussisterebbe in condizioni di normale attività.
Dal primo febbraio il Parco dell’Etna metterà mano al nuovo regolamento di fruizione che, nella discussione, dovrebbe includere anche l’area sommitale.
Il tutto dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, ma di certo si può affermare che il Comitato Etnalibera – costituitosi nello scorso mese di giugno per giungere al superamento dell’attuale modalità di fruizione dell’area sommitale – e i suoi mille sostenitori, da lunedì in poi vedono la luce in fondo al tunnel.
(28 gennaio 2016)