ORE 14:36

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianza si osserva che l’attività eruttiva al cratere di Sud-Est, segnalata nei comunicati precedenti, si è gradualmente esaurita nella mattinata. L’attività esplosiva si è conclusa ed i trabocchi lavici non sono più alimentati ed è in raffreddamento. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico ha completato il suo trend di risalita alle 02:00, quando ha raggiunto il valore massimo dell’episodio. Successivamente a partire dalle ore 05:00 circa, è stato osservato un repentino decremento dell’ampiezza fino a valori medio-bassi su cui ancora permane. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade, attualmente in un’area compresa tra il Cratere di Sud-Est ed il Cratere di Nord-Est ad una quota di circa 2000 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è diminuita riportandosi sui livelli precedenti l’attività vulcanica e gli eventi infrasonici risultano attualmente localizzati nell’area del cratere di Nord-Est con ampiezze medio-basse. Nelle ultime ore I sistemi osservativi che controllano le deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.
ORE 04:57

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est si è intensificata nelle prime ore del 30 aprile, con attività esplosiva da diverse bocche poste nell’area sommitale del cratere, ed emissione di colate di lava verso sud-est e sud. Verso le ore 02:45 l’attività stromboliana è passata a fontane di lava pulsanti, che hanno raggiunto altezze di 200-300 m sopra le bocche eruttive. Intorno alle ore 01:30 si è osservata una breve ricaduta di piccoli lapilli in zona Piano Vetore, sull’alto versante sud-occidentale del vulcano. Il modello previsionale continua ad indicare che un eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione sud sud-ovest, e nelle ore mattutine, verso sud-ovest. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto il suo valore massimo intorno alle ore 02:00 ed attualmente si attesta sempre sui valori alti. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2700 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta elevata sia per quanto riguarda il tasso di accadimento che per l’energia degli eventi che sono localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est. Dal punto di vista delle deformazioni del suolo a partire dalle 00:40 la stazione dilatometrica di DRUV mostra un abbassamento di circa 40 nanostrain.
ORE 01:10
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 23:57 si osserva dalle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, un’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica che un eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione sud sud-ovest. La presenza di una copertura nuvolosa limita l’osservazione dei dettagli dell’attività in corso. Dal punto di vista sismico, dalle ore 18:00 circa l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un rapido incremento, raggiungendo intorno alle 00:30 l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono elevati con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica ha mostrato un graduale e moderato incremento a partire dalle 00:00 circa ed i pochi eventi risultano localizzati nell’area del Cratere di Sud-Est. I sistemi osservativi che controllano le deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative.