Ore 10:32 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’incremento dell’attività esplosiva al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC), riportato nel comunicato precedente (Comunicato Etna Aggiornamento n. 87 delle 06:41 UTC), non è più osservabile così come la relativa nube di cenere. Permane tuttavia attività stromboliana di intensità variabile al NSEC, che alimenta sporadiche e blande emissioni di cenere che si disperdono rapidamente in area sommitale. Sono altresì osservabili
sporadiche e blande emissioni di cenere anche dal cratere Bocca Nuova (BN).
L’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore vulcanico e la localizzazione della sua sorgente, analogamente all’attività infrasonica, non hanno mostrato variazioni significative rispetto al comunicato precedente (Comunicato Etna, Aggiornamento n. 87). I segnali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo non evidenziano variazioni significative.
Ore 8:42 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle prime ore della giornata, si osserva una moderata e variabile intensificazione dell’attività stromboliana a carico del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). L’attività esplosiva produce una nube di cenere che, in area distale, si innalza per circa 4.5 km s.l.m. disperdendosi in direzione SSE.
L’ampiezza media del tremore vulcanico presenta un andamento stazionario nell’intervallo dei valori medi.
La localizzazione della sorgente del tremore risulta posta in prossimità dell’area del Nuovo Cratere di Sud-Est, ad una profondità di circa 2900-3000 metri al di sopra del livello medio del mare. Anche l’attività infrasonica non mostra variazioni significative, con frequenza di accadimento degli eventi piuttosto modesta e localizzazioni delle sorgenti per la gran parte ascrivibili al Cratere di Nord-Est.
I segnali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo non evidenziano variazioni significative.