Etna, comunicato di attività vulcanica del 2 giugno 2025

Ore 20:28

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività descritta nel precedente comunicato è terminata. L’attività esplosiva dal Cratere di Sud-Est ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento. Il flusso piroclastico si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove. Nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi sul terreno per la mappatura del deposito. Il materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico è stato trasportato dai venti in quota disperdendosi a ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricaduta a Cesarò e Bronte. Attualmente dal Cratere di Nord-Est si osservano sporadiche emissioni di cenere che si disperdono in zona sommitale. Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei Crateri Centrali ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta modesta e gli eventi sono localizzati in corrispondenza dei Crateri Centrali. I segnali delle deformazioni del suolo hanno mostrato una variazione totale di tilt di circa 0.20 microradianti alla stazione sommitale di Punta Lucia, e una variazione di strain alla stazione di Monte Ruvolo di circa 120 nanostrain. Al momento il trend deformativo appare esaurito. Non si rilevano variazioni significative nei dati GNSS.

Ore 12:00

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano, alle ore 11:24, un flusso piroclastico probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est. Il materiale caldo, da osservazioni preliminari, sembra non avere oltrepassato l’orlo della Valle del Leone. Contestualmente, l’attività esplosiva dal Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti con localizzazione del centroide delle sorgenti nell’area del Cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica risulta elevata con eventi localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est. ll segnale di deformazione della stazione DRUV continua il trend di variazione iniziato con l’attività. Le altre reti di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative.

Ore 11:35

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica flussi piroclastici osservati dalle telecamere termiche.

Ore 11:03

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che nel corso delle ultime ore, l’attività eruttiva segnalata nel comunicato precedente è proseguita con esplosioni stromboliane di intensità crescente che, al momento, sono di forte intensità e quasi continue. Nelle scorse ore è stata segnalata la ricaduta di poca cenere fine in località Piano Vetore. L’attività alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del Cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove. Il modello previsionale indica che una nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione ovest-sud-ovest. Dal punto di vista sismico i valori dell’ampiezza del tremore sono attualmente elevati con tendenza ad ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta elevata sia per quanto riguarda il tasso di accadimento che per l’energia degli eventi che sono localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est. Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, dalle 01:50 UTC si osserva una variazione di strain alla stazione DRUV di circa 25 nanostrain. Le altre reti di monitoraggio delle deformazioni non mostrano variazioni significative.

Ore 04:20

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle ore 03:50 circa, le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione sud-ovest. Dalle ore 00:00 circa del 02/06/2025, l’ampiezza media del tremore vulcanico mostra un graduale incremento che ha raggiunto, intorno alle 02:50, l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade in prossimità dell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. Dalle ore 02:30 circa si registra un leggero aumento dell’attività infrasonica, la cui localizzazione permane nell’area dei crateri centrali. Non si osservano attualmente variazioni significative nei segnali di deformazione dalle reti GNSS, clinometriche e strainmeter.

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