Etna, comunicato di attività vulcanica del 19 Febbraio 2021

Ore 14:49 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che personale INGV-Osservatorio Etneo presente sul terreno segnala che entrambe le colate laviche, diretta verso sud ovest e ad est nella Valle del Bove, non appaiono essere più alimentate. In particolare, in corrispondenza dei flussi lavici diretti verso la Valle del Bove si osserva rotolamento di blocchi instabili, come anche dai fianchi del cono del Cratere di Sud-Est, in particolare da quello sud-orientale.

Non si osserva alcuna attività esplosiva al Cratere di Sud-Est, mentre continua l’attività eruttiva all’interno degli altri crateri sommitali. I risultati delle analisi di laboratorio dei prodotti eruttati nel corso delle fontane di lava del 16 e 18 febbraio 2021, indicano che la composizione del magma emesso da dicembre 2020 a febbraio 2021 è tra le più primitive dell’attività parossistica prodotte dal cratere di Sud-Est.

Questi risultati, visti nel ciclo di attività di questo cratere dal 2019, indicano che la composizione del magma è diventata progressivamente più primitiva, suggerendo che sta avvenendo un processo ricarica di magma profondo nel sistema di alimentazione del vulcano. Il valore dell’ampiezza media del tremore vulcanico ricade nell’intervallo dei valori medi, con una lieve tendenza al decremento. La sorgente del tremore sta interessando l’area dei crateri sommitali alla profondità di circa 2800m sopra il livello del mare e risulta localizzata principalmente al di sotto del Cratere di SE. L’attività infrasonica è molto moderata nel numero ed energia dei transienti infrasonici; questi ultimi risultano localizzati in coincidenza del Cratere di SE. I dati di deformazione, dopo il rientro delle variazioni registrate alla rete clinometrica durante la fontana di lava, non evidenziano significative variazioni.


ore 12:32 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività eruttiva al Cratere di Sud-Est è terminata e persiste solo una debole emissione di cenere diluita, che si disperde rapidamente in atmosfera.

Sono stati emessi diversi flussi lavici, maggiormente verso est e nord-est, come negli episodi parossistici del 16 e 18 febbraio 2021, dirigendosi verso la Valle del Bove. Un ulteriore trabocco lavico è avvenuto dalla bocca sul fianco meridionale del cono del Cratere di Sud-Est (conosciuta anche come “Bocca della Sella”), dove all’acme del parossismo sono state prodotte fontane di lava assieme a quelle prodotte dalle bocche orientali. Questa colata di lava si è espansa verso sud, in direzione dell’area di Torre del Filosofo e verso sud-ovest, seguendo un percorso simile a quello delle colate laviche di dicembre 2020. Il braccio verso sud-ovest ha percorso circa 1.5-2 km.

Le colate laviche non sono più alimentate, ma le parti fluide sono ancora in movimento, ed i fronti lavici continuano ad avanzare lentamente. Durante tutta l’attività di fontana di lava è continuata senza variazioni l’attività esplosiva all’interno degli altri crateri sommitali.

Personale INGV è attualmente in campo per verificare lo stato di alimentazione delle colate. Il valore dell’ampiezza media del tremore vulcanico ricade nell’intervallo dei valori medi. L’attività infrasonica risulta molto moderata nel numero ed energia dei transienti infrasonici.


ore 11:18 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle 10:50 UTC circa si è esaurita la fontana di lava, i flussi lavici che si espandono sulla Valle del Bove, si attestano ad una quota di circa 2600 m sul livello del mare ma non è in lento avanzamento ma non è più alimentata. La nube eruttiva prodotta dall’attività esplosiva si è dispersa in direzione est-sud-est ad una quota di circa 10.000 m asl, causando la ricaduta di cenere e lapilli sugli abitati del versante orientale del vulcano. Dalle ore 9:30 UTC circa l’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica hanno registrato una diminuzione della loro intensità ed allo stato attuale risultano confrontabili a quelli che hanno preceduto l’attività di fontana di lava. I dati di deformazione indicano un rientro delle variazioni registrate alla rete clinometrica.


ore 10:37 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che la nube eruttiva prodotta dalla fontana di lava spinta dal vento verso est sud-est sta causando la ricaduta di ceneri e lapilli sugli abitati in quel settore del vulcano. La colata lavica che si propaga in valle del bove permane ad una quota di circa 2700m sul livello del mare. Tutti i parametri sismici permangono su valori elevati.


ore 10:20 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è aumentata l’intensità della fontana di lava prodotta dal cratere di sud-est, che produce una nube eruttiva che si disperde in atmosfera ad una quota di circa 6000 m in direzione sud-est. Il flusso lavico che si propaga in direzione della Valle del Bove continua ad essere alimentato ed il fronte si attesta ad una quota di circa 2700 asl.
Tutti i parametri sismici permangono su valori elevati.
I dati di deformazione della rete GPS non hanno registrato variazioni significative, si registrano variazioni contenute (0.1 – 1 microradianti) alla rete clinometrica.


ore 9:51 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che è in corso un’attività di fontana di lava che produce una nube eruttiva che si disperde in atmosfera in direzione sud. La colata comunicata precedentemente è alimentata. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto valori elevati con tendenza ad ulteriore incremento. La sorgente del tremore permane localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2700m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica mostra valori elevati del tasso di accadimento ed energia dei transienti infrasonici, con tendenza all’incremento.

ore 9:36 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dopo l’iniziale trabocco lavico sul fianco orientale del cratere di sud-est si è osservato un rapido aumento dell’attività stromboliana dallo stesso cratere e nell’alimentazione della colata lavica. Inoltre si sta formando un intenso pennacchio di gas, al momento senza quantità significativa di cenere. L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all’incremento. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2700m sopra il livello del mare.
Anche l’attività infrasonica mostra valori elevati del tasso di accadimento ed energia dei transienti infrasonici, con tendenza all’incremento.


ore 9:03 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza si osserva un nuovo trabocco lavico del Cratere di Sud-Est, che ha avuto inizio poco prima delle ore 07:55 UTC. Il flusso lavico sta scendendo il versante orientale del cono, dirigendosi verso la Valle del Bove. L’ampiezza del tremore è in aumento

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