Etna. Attività vulcanica del 22 dicembre 2020

Aggiornamento ore 17:41

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica sulla base delle osservazioni compiute attraverso un sopralluogo effettuato da personale INGV e tramite l’analisi delle immagini della rete di telecamere di sorveglianza è stato possibile accertare che le nel corso della giornata odierna, i flussi lavici descritti nei precedenti comunicati non sono più alimentati e sono in corso di raffreddamento.

Durante il sopralluogo sono stati prelevati campioni dei prodotti dell’attività esplosiva.
Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico, nelle ultime ore, ha mostrato modeste oscillazioni della sua ampiezza mantenendosi attualmente su un valore medio. La posizione del centroide delle sue sorgenti risulta sempre localizzata nell’area del Cratere di SE. Riguardo l’attività infrasonica si registra un leggero decremento nel numero degli eventi infrasonici; le sorgenti risultano localizzate principalmente nell’area del Cratere di Nord-Est ed, in misura minore, nell’area del Cratere di Sud-Est.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano più deformazioni significative sui segnali delle stazioni ad alta e media quota rispetto al comunicato n°107.


ore 8:31 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica a partire dalle ore 05:00 UTC circa l’episodio di fontana di lava descritto nel comunicato precedente si è gradualmente attenuato fino a cessare. Delle due colate precedentemente comunicate, quella in Valle del Bove si muove lungo la parete occidentale di quest’ultima, ed il fronte ha raggiunto la quota stimata di circa 2400 m. ù

Inoltre alle 04:20 UTC, dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile osservare una piccola esplosione freatica in Valle del Bove, determinata dall’interazione del flusso lavico con il manto nevoso.

Anche la colata diretta a Sud-Ovest è tuttora alimentata ed il fronte si trova ad una quota stimata di circa 2500 m s.l.m.

Dal punto di vista sismico, il tremore vulcanico ha mostrato un netto decremento della sua ampiezza media a partire dalle ore 04:00 UTC circa, riportandosi attualmente su un valore medio. La posizione del centroide delle sue sorgenti risulta sempre localizzata nell’area del Cratere di SE. Riguardo l’attività infrasonica, essa risulta ancora sostenuta e le sorgenti risultano localizzate principalmente nell’area del Cratere di Sud-Est.

Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano più deformazioni significative sui segnali clinometrici a partire dalle 05.45 UTC circa in poi.


ore 5:40 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 04:19 UTC l’attività stromboliana si è repentinamente evoluta in una fontana di lava. L’attività alimenta due distinti flussi lavici: uno si dirige verso Sud-Ovest e si ramifica a Ovest ed ad Est di Monte Frumento Supino; il secondo si dirige in direzione Est, all’interno della Valle del Bove.

Allo stato attuale, il valore dell’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su un livello alto. La posizione del centroide delle sorgenti del tremore risulta localizzata nell’area del Cratere di SE. L’attività infrasonica continua ad essere sostenuta, con valori elevati sia nella frequenza di accadimento che nell’ampiezza degli eventi infrasonici.

Le sorgenti degli eventi sono localizzate nell’area del Cratere di SE.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo mostrano che continua la debole variazione sui segnali clinometrici alle stazioni sommitali. A partire dalle 04:00 UTC una ancora più debole variazione è osservabile anche in qualche stazione a media quota.


ore 4:59 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che a partire dalle 02:50 GMT dalle telecamere della rete di sorveglianza visiva si osserva un forte incremento dell’attività stromboliana a carico di almeno due bocche del cratere di SE che, dalle 03:15 UTC circa, alimenta un trabocco lavico dalla nicchia di frana apertasi sul fianco sud-occidentale del Cratere di Sud-Est durante l’attività parossistica del 13 dicembre.

L’emissione lavica forma una piccola colata lavica diretta verso ovest che si sovrappone al campo lavico in raffreddamento. Dalle immagini delle telecamere termiche si osserva, altresì, che il flusso lavico diretto in Valle del Bove, non è più alimentato ed è in raffreddamento.

Dal punto di vista sismico, a partire dalle ore 01:30 UTC, si osserva un netto incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si attesta su valori alti. La posizione del centroide delle sorgenti del tremore risulta localizzata nell’area del Cratere di SE. Anche l’attività infrasonica risulta parecchio sostenuta, gli eventi sono localizzati al Cratere di SE.
A partire dalle 03:20 UTC, le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo mostrano una debole variazione sui segnali clinometrici alle stazioni sommitali.

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