Con i “suoni” della natura e i “rumori” della città di Max Casacci da Zō torna Partiture 

Con il musicista torinese (cofondatore dei Subsonica), torna la rassegna di Zō, ideata da Sergio Zinna, dedicata ai linguaggi più innovativi e sperimentali della musica, tra elettronica, neoclassica e contemporanea. Il 9 dicembre Casacci porta a Catania due set, “Earthphonia”, viaggio tra i suoni della natura, e “Urban Groovescapes” rumori e ritmi dello spazio urbano, compreso il brano “The sound of Balatelle” concepito con i ragazzi della cooperativa sociale Prospettiva di San Giovanni Galermo

Con il doppio set dal vivo di Max Casacci, musicista torinese noto ai più per essere cofondatore dei Subsonica, venerdì 9 dicembre da Zō Centro Culture Contemporanee di Catania torna,dopo la lunga sosta dettata dalla fase critica della pandemia, la rassegna Partiture dedicata ai linguaggi più innovativi e sperimentali della musica, tra elettronica, neoclassica e contemporanea. La rassegna, prodotta dall’Associazione Zō, è ideata da Sergio Zinna, direttore artistico di Zō Centro Culture Contemporanee: «Un contenitore variegato che abbraccia un vasto ambito musicale: dall’organico strumentale all’elettronica, dall’ambient music al soundtrack. Una rassegna che promuove autori e compositori contemporanei che, nella loro personale ricerca artistica, propongono nuovi linguaggi musicali, sconfinando in ambiti di nuove tecniche compositive ed esecutive, avvalendosi di organici tradizionali o strumentazioni non convenzionali».

Seguendo questo indirizzo artistico, sarà un live molto speciale quello di Max Casacci in calendario venerdì 9 dicembre da Zō, live che offrirà un’esperienza sonora unica, in totale assenza di strumenti musicali acustici o elettronici, e che verrà diviso in due momenti dalle atmosfere differenti, ambientati in due diverse aree dello spazio culturale. Il primo set “Earthphonia”, alle ore 21 in Sala verde, sarà un viaggio tra i suoni della natura: oceani, fiumi, pietre, insetti, lupi, radici, vulcani che crescerà di intensità ritmica fino a portare lo spettatore sotto la bocca di uno Stromboli trasformato attraverso un campionatore granulare in rave lavico ed eruttivo. Le potenti immagini di Marino Capitanio processate in diretta da TMS-High Files renderanno l’esperienza completamente immersiva. “Earthphonia” è un racconto visionario, un viaggio che interpreta la natura estraendo da essa melodie e ritmo. Con “Delta” si parte dall’aria, dagli uccelli e dalla biodiversità del Delta del Po, scivolando con “Watermemories” sull’acqua del torrente Cervo di Biella e con “Ta’cenc” sulla roccia di un’antica scogliera dell’isola di Gozo, sfociando nell’oceano con “Oceanbreath”,  ascoltando sotto terra il suono delle radici di una foresta con “Roots Wide Web”, tuffandosi nei vulcani delle isole Eolie con “Strombolian Activity” (impreziosita dalla voce di Alfio Antico), spiando le api nell’oscurità dell’alveare con “The Queen” e, infine, planando sulle montagne con “Terre alte”.

Il secondo set, dalle ore 22.30 in Sala grigia, avrà una matrice più clubbing e presenterà dal vivo il recentissimo album “Urban Groovescapes” pubblicato il 25 novembre da 35 mm/ 42 Records, realizzato – sempre in assenza di strumenti musicali – esclusivamente con suoni, rumori e ritmi dello spazio urbano. Mezzi di trasporto, rumori stradali, segnali acustici, sport e riti collettivi, la voce di una grande diva (Monica Bellucci) disincarnata e restituita in forma puramente sonora, prodotti di consumo, relazioni, conflitti diventano materia prima per un album che trasforma la città in un ampio e colorato dancefloor. Anche in questo caso il supporto delle immagini dello studio High Files, potenzierà l’esperienza. «Attraverso questi brani ha preso forma una suggestione di città differente dai canoni che connotano, invariabilmente, la narrazione urbana attraverso la musica – racconta Max Casacci –. L’impulso da cui parte questo album è lo svelamento della ricchezza sonora della città, e l’articolazione del suo “rumore” in musica».
Legato a questo concept, la tappa catanese del musicista produttore e sperimentatore torinese diventa unica perché presenterà, in anteprima, il brano “The sound of Balatelle” realizzato con i suoni del rione omonimo alla periferia di Catania attraverso la collaborazione di Casacci con alcuni ragazzi i quali, grazie alla Cooperativa sociale Onlus Prospettiva di San Giovanni Galermo, hanno preso parte al laboratorio “Chalermo” registrando i suoni ambientali del rione per poi intonarli e processarli in forma di linee di groove e riff melodici. Un appuntamento speciale, unico e irripetibile. «Per la prima volta avrò la possibilità di far viaggiare un pubblico dapprima seduto, in immersione tra i suoni degli ecosistemi, per poi trasportarlo su un dancefloor costruito con i suoni quotidiani della città – racconta Casacci -. Inoltre l’esperienza del brano realizzato con suoni e ragazzi di Catania aggiunge un incredibile e specifico valore all’esperienza».
Il laboratorio fa parte del progetto “Chalermo”, finanziato dal Ministero della Cultura attraverso l’iniziativa “Palcoscenico Catania, la bellezza senza confini!” promosso dal Comune di Catania, progetto che vede la collaborazione tra Zō Centro Culture Contemporanee, l’Associazione Darshan, la Cooperativa sociale Onlus Prospettiva, l’associazione Culture Possibili, il collettivo multidisciplinare Mammasonica e la compagnia teatrale francese Cie AnteprimA. 

Musicista, produttore, ingegnere del suono, chitarrista e cofondatore dei Subsonica, il torinese Max Casacci, è attivo nell’underground new-wave dai primi Anni ’80. È stato presidente del Traffic Torino Free Festival. Ha percorso i sentieri della “dub culture”, producendo, scrivendo e suonando live con gli Africa Unite fino in Giamaica. Ha prodotto, collaborato o composto per Franco Battiato, Mina, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi e a prodotto o mixato album per artisti sperimentali come Lorenzo Senni. Dal 2011 inizia un percorso legato a rumori e ambienti sonori, con “Glasstress” opera presentata alla Biennale di Venezia 2011 che mette in musica strumenti e suoni di una fornace del vetro di Murano. Niente più strumenti, solo suoni della natura per “Earthphonia” del 2020, primo album da solista con collaborazioni del mondo scientifico e ambientalista come Mario Tozzi, Stefano Mancuso e l’artista Michelangelo Pistoletto. Il 25 novembre è uscito “Urban Groovescapes”, album dance realizzato sempre senza strumenti, esclusivamente con suoni dello spazio urbano.

Dopo Casacci “Partiture 2022-2023” proseguirà con altri nove appuntamenti tutti all’insegna della nuova musica legata alla migliore ricerca e sperimentazione, con la preponderanza di progetti audio/video e la presenza in particolare di lavori per pianoforte e violoncello. Questo il programma completo:9 dicembre 2022: “Earthphonia” (h 21) + “Urban Groovescapes” (h 22.30) di Max Casacci; 15 dicembre 2022, h 21: “De Profundis” di Daan Vandewalle; 6 gennaio 2023, h 21: “Distrust everything” di Lorem; 23 febbraio 2023, h 21: “To find dawn into dusk” di Gian Marco Castro; 9 marzo 2023, h 21: “Ostinato!” di Enrico Sorbello feat. Basso Ostinato; 24 marzo 2023, h 21: “The other side of the cello” di Guerzoncellos; 29 marzo 2023, h 21: “A closer distance” di Bruno Bavota & Chantal Acda; 27 aprile 2023, h 21: “Shadow” di Davide Oliveri; 4 maggio 2023, h 21: “Elusive balance” di Ozmotic; 19 maggio 2023, h 21: “Seibutsu”, live e mostra d’arte di Angelo Sturiale

Biglietti Max Casacci: Earthphonia € 15 botteghino, € 12 prevendita su Dice.fm, Urban Groovescapes € 10 botteghino, € 8 prevendita su Dice.fm, Earthphonia + Urban Groovescapes € 20 botteghino, € 18 prevendita su Dice.fm. Info e prenotazioni: tel. 0958168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13), email biglietteria@zoculture.it. La prenotazione non garantisce l’accesso al teatro dato che avranno precedenza i possessori di ticket già acquistati online. E’ necessario presentarsi al botteghino fino a 15 minuti prima dell’orario di inizio previsto per non perdere il diritto di prenotazione. Indirizzo: Zō Centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici 6, Catania.

In apertura Max Casacci, foto di Paolo Ranzani.

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