Centro Zo di Catania, Nicola Costa omaggia Pasolini con “Solo l’amore conta” a 50 anni dalla morte

Cinquant’anni fa, era il novembre del 1975, si consumava uno dei delitti più atroci del nostro paese: quello di Pier Paolo Pasolini. Poeta, regista, scrittore ed intellettuale scomodo per i tempi di allora e, probabilmente, ancor di più per quelli odierni. Sui fatti di Ostia lido si è scritto e discusso tanto, tuttavia permangono ancora molteplici dubbi sul movente, sui reali mandanti e sugli esecutori materiali di quella spietata esecuzione.

A distanza di quasi mezzo secolo la vita, il pensiero, la denuncia contro il consumismo e la sintesi della filosofia pasoliniana rivivono sulla scena in “Solo l’amore conta”, la pièce teatrale scritta e diretta dal drammaturgo e regista Nicola Costa, uno tra i più apprezzati artisti siciliani impegnati nella direzione del teatro contemporaneo, reduce dall’applaudita partecipazione nel “Don Giovanni involontario” di Brancati, per la regia di Angelo Tosto, prodotto dal teatro stabile etneo e dall’emozionante reading su “La lupa” di Verga rappresentato presso lo studio d’arte Papotto di Nicolosi.

” Non amo particolarmente le celebrazioni né tantomeno le ricorrenze – dichiara il regista catanese- . Per me il teatro è da sempre una grande responsabilità, un dovere ma soprattutto, come in questo caso, una straordinaria emozione. Riportare in scena questo lavoro è un atto di coerenza. C’è in mezzo la mia ricerca, il rispetto per l’uomo e per l’artista che risponde al nome di Pier Paolo, per il bambino, per il figlio, per una sensibilità che non è mai stata rispettata né lasciata in pace”.

Lo spettacolo che negli anni ha incassato consensi lusinghieri provenienti dal pubblico e dalla critica, non è soltanto un tributo ma un’ampia ed approfondita indagine biografica che evidenzia i profondi sentimenti di amore verso la madre, Susanna Colussi, e quelli decisamente più controversi nei confronti del padre, Carlo Alberto Pasolini, militare italiano e dichiarato sostenitore del fascismo.

Organizzato dal Centro Culture Contemporanee Zo di Catania, lo spettacolo rientra nel progetto artistico Centro Studi Teatro e Legalità ideato e diretto dallo stesso Costa che, con questo nuovo allestimento, debutterà sabato 5 luglio con inizio alle ore 21:00, in doppia replica domenica 6 con inizio alle ore 18:30 e alle ore 21:00. Il testo, per contenuti e messa in scena, strizza l’occhio agli “Scritti corsari”, a “Il PCI ai giovani”, a “La ballata delle madri” ed altre opere pasoliniane, nonché ai fatti di Valle Giulia e di Piazza Fontana, alla strage alla stazione di Bologna; tuttavia l’opera di Costa incontra il pubblico in una poetica e sentita ricostruzione in cui predominano il coraggio della contestazione e l’importanza dell’amore . 

Non a caso, sulla scena, un giovane Pasolini prima ed un anziano intellettuale dopo, vengono rappresentati come parti della stessa personalità, un unico essere umano capace d’amare ogni aspetto della sua variegata e controversa esistenza, ogni suo pensiero, dal più semplice al più scandaloso, ogni sconfitta o conquista ed ogni incontro destinato a mettere radici. Perché – come sintetizza anche un passaggio dello spettacolo – “ Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato , non l’aver conosciuto ”.

In scena dodici interpreti chiamati ad interpretare ogni sfumatura di PPP: Francesco Caramanna, Angelo Colina, Tiziana Cosentino, Tiziana D’Agosta, Lucia Di Carlo, Giusi Giarratana, Marina Mercorillo, Leonardo Nicolosi, Salvo Quartarone, Nicoletta Schillaci, Aurora Spatafora e Francesco Vanella, con l’assistenza alla regia curata da Alfio Emanuele.

Per poter partecipare allo spettacolo è necessaria la prenotazione chiamando al numero 392.0389407. L’ingresso al pubblico sarà consentito sino ad esaurimento dei posti disponibili.

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