Luigi Lino e Nuccia Di Franco

Luigi Lino. Nato il 28 luglio 1940 a Catania dove risiede e ha sempre svolto la sua attività di naturalista. Impegnato nel mondo protezionistico a cominciare dal 1976 con il WWF Italia per passare nel 1988 in altra associazione siciliana, da dove è approdato in Pro Natura Catania e Ragusa. Ha contribuito a realizzare alcuni musei naturalistici a Caltagirone (CT) e Comiso (RG) e ha realizzato – insieme all’ornitologo Angelo Priolo – il museo civico di Scienze naturali di Randazzo (CT), di cui è il curatore. E’ tutor di numerose tesi di laurea per il progetto formativo dell’Università degli Studi di Catania. Lino ha percorso a piedi le coste italiane del mare Adriatico per documentarne la natura, come ha fatto per i corsi del Simeto, del Dittaino e dell’Alcantara e ha collaborato col Centro Studi Cetacei di Milano e col prof. Argano de ‘’La Sapienza’’ di Roma sulle tartarughe di mare. E’ stato promotore di parchi e riserve naturali in Sicilia, è accorso dopo l’esplosione di un cratere sull’Etna nel 1979 insieme al vulcanologo Romolo Romano e ha partecipato attivamente all’emergenza Etna 1983. Ha ricevuto riconoscimenti e premi da numerosi enti pubblici e associazioni.

Nuccia Di Franco. Nata il 22 luglio 1947 a Leonforte (EN), dove ha conseguito la maturità classica. Nel 1965 si è trasferita a Catania per frequentare il corso di Lingue e letterature straniere moderne della facoltà di Lettere e Filosofia. Tra il 1976-2006 ha svolto l'attività di insegnante di inglese nelle Scuole Medie Superiori di diverse località siciliane. Insieme al marito, il naturalista Luigi Lino, si è impegnata per l'istituzione di parchi e riserve naturali in Sicilia. Nel 1984 ha organizzato la mostra sull'istituendo parco naturale dell'Etna a New York nella sede dell'ICE - Istituto per il Commercio Estero. Ha pubblicato, con l'agronomo e storico Elio Miccichè, Catania allo Specchio (1992) e Palermo allo specchio (1996). Ha collaborato per oltre trent'anni al quotidiano "La Sicilia" di Catania e a numerose pubblicazioni naturalistiche regionali e nazionali. Attualmente è presente con articoli di varia umanità nel sito webwww.tanogabo.com, tra gli inviati speciali.

‘U pinniciaru dell’Etna

Falco peregrinus (Tunstall, 1771) è uno splendido uccello rapace che vive quasi in tutto il mondo. Deve il suo nome alla calotta nera che caratterizza la testa – come il cappuccio nero usato dai pellegrini

‘U aranàtu

Si tratta di un “bellissimo” rettile, che in dialetto locale è chiamato “aranàtu” per le sue squame maculate di rosso-mattone, simile al colore dei chicchi della melagrana. E’ presente sull’Etna

‘U Nigghiu dell’Etna

Nibbio bruno Milvus migrans (Boddaert, 1783) è un rapace di media dimensione, grande 55-65 cm e dal peso di un chilo circa

‘U rizzu dell’Etna

Vi presentiamo il Riccio comune Erinaceus europoeus (Linneo, 1758), nel nostro dialetto “‘u rizzu” e in Inglese “Hedgehog”= maialino di siepe

‘U tirasciatu etneo

Il piccolo Gongilo Chalcides ocellatus (Fersskài, 1775) è detto in dialetto etneo “‘u tirasciatu” o semplicemente “u tiru”

Aquila minore, prima occasionale sull’Etna

Oltre alla presenza nidificante di Aquila reale, l’Etna ospita anche Aquila minore Hieraaetus pennatus (J. F. Gmelin, 1788), la più piccola aquila europea

‘U fugnanu dell’Etna

Il Gufo comune Asio otus (Linneo 1758) – della famiglia Strigidae – poco comune malgrado l’aggettivo che lo distingue – è diffuso nei boschi di conifere del nord-America, di Europa e Asia. Sull’Etna è presente e in dialetto è conosciuto come “‘u fugnanu”

‘A Urpi

Forse è l’animale selvatico più diffuso nell’emisfero boreale (dal polo Artico all’Africa, dal nord-America all’Eurasia): è la ‘’Urpi ‘’, la Volpe rossa (o semplicemente Volpe) Vulpes vulpes (Red Fox in Inglese), molto presente anche sull’Etna

‘U Fuànu dell’Etna

L’Allocco Strix aluco è uno dei Rapaci notturni che nidificano sull’Etna, caratterizzato da una “faccia” con occhi neri grandi che ci appaiono poco espressivi, tanto da considerare “un allocco” una persona che è sciocca, stupida

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