Aggiornamento Catasto fa arrivare errate comunicazioni di omessa dichiarazione IMU ai contribuenti brontesi

BRONTE – Il Catasto, effettuando degli aggiornamenti alle mappe, modifica il numero delle particelle dei fabbricati ed a parecchi contribuenti del Comune di Bronte è arrivata a casa una errata comunicazione di omessa dichiarazione Imu.

Come è potuto accadere è presto spiegato. Il sistema informatico di rilevazione e controllo delle dichiarazioni Imu del Comune, gestito da una società esterna, effettua controlli incrociati con i dati forniti dal Catasto. Poiché il numero delle particelle dei fabbricati è stato cambiato, appena il software del Comune ha effettuato gli incroci con i dati del Catasto e quelli con il proprio database, a molti contribuenti è stata contestata una omessa dichiarazione, ritenendo il software che fossero in possesso di nuovi fabbricati.

In realtà si trattava degli stessi per i quali avevano già pagato.

Per il Comune non è possibile annullare tutti gli avvisi perché fra questi vi sono anche vere omesse dichiarazioni e si rischia di non rispettare le normali scadenze. 

“Parecchi cittadini mi hanno già avvertito dell’errore che crea disagi. – ci spiega il sindaco Graziano Calanna – E’ vero che tutto può essere risolto recandosi all’Ufficio Tributi del  Comune, dove verrà annullato l’avviso. Il problema è che la gente che lavora non ha il tempo per venire in Comune, dove, immaginando che arrivino in tanti, si potrebbero formare anche lunghe code”.

Ed allora il sindaco ha pensato di istituire un servizio di controllo via email. Il contribuente che ha ricevuto la comunicazione e si rende conto che il fabbricato in questione è stato già dichiarato, può inviare una email con la foto dell’avviso ricevuto agli indirizzi tributi@comune.bronte.ct.it o tributi2@comune.bronte.ct.it.

Gli uffici del Comune, che hanno istituito una Task force dedicata, risponderanno al contribuente sempre via email, comunicando se la pratica è stata risolta o se dovranno comunque venire in Comune perché ci sono altri problemi.

Chi non è in condizione di mandare una email potrà recarsi in Comune.

“Speriamo – aggiunge il sindaco – di rendere un servizio ai cittadini, evitandogli il fastidio di venire in Comune. L’informatizzazione da anni ha velocizzato tantissime operazioni burocratiche, questa volta però la fredda operazione del computer ci ha creato un problema. Mi confronterò con i miei Uffici e soprattutto con la società che gestisce il software per far si che problemi simili non abbiano più a verificarsi”.            

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