A Catania la presentazione della Guida degli Extravergini 2022 di Slow Food Editore

Si terrà questo sabato 18 giugno alle 18.30 presso Il Bastione degli Infetti, in via Torre del Vescovo 3 a Catania la presentazione della Guida degli Extravergini 2022 edita da Slow Food Editore.  

Un pomeriggio per raccontare la grande biodiversità che contraddistingue la nostra Regione con un breve focus sui cambiamenti climatici e sugli aspetti tecnici messi in atto per affrontarli. 

A fare gli onori di casa, la Condotta Slow Food Catania che quest’anno partecipa per la prima volta al tour di presentazione della guida promosso da Slow Food Sicilia.  

Saranno Carmelo Maiorca, uno dei due coordinatori regionali della guida degli Extravergine, Ercole Aloe, dottore agronomo e Riccardo Randello, responsabile dei presidi Slow Food per la Sicilia Orientale, insieme ad alcuni produttori olivicoli a presentare la guida. 

«Da oltre 20 anni la guida si pone come osservatorio da cui si può esplorare la grande crescita del panorama olivicolo italiano- racconta Carmelo Maiorca– Una prospettiva che delinea i contorni di uno scenario fatto di qualità, di piccole realtà che ogni anno fanno i conti con i cambiamenti climatici sempre nel rispetto della natura. Sabato sarà un momento di incontro tra produttori, addetti ai lavori ma anche appassionati o semplici curiosi. Un viaggio nel mondo dell’olio extravergine di oliva caratterizzato da centinaia di cultivar a dimostrazione della sua grande biodiversità. La Guida giunta alla sua 23ma edizione racconta oltre 750 aziende italiane e 1180 oli di qualità selezionati da panel di esperti assaggiatori di ogni regione. In Sicilia abbiamo recensito circa 80 aziende, alcune sono delle presenze costanti nel tempo ma anche delle novità». 

«Dopo la presentazione procederemo alla messa a dimora di uno dei tanti alberi di olivo di varietà “Passulunara” che la Condotta Slow Food Monti Sicani ha regalato a tutte le condotte siciliane. Questo è un altro progetto – racconta Riccardo Randello – per salvaguardare la grande biodiversità siciliana. Questa varietà di olivo è tradizionalmente diffusa nella provincia di Agrigento, soprattutto nell’area dei Monti Sicani, con diversi esemplari secolari che oggi sono a rischio regressione. Da qui è nata una strategia di conservazione del germoplasma olivicolo di questa varietà, sia all’interno del suo ambiente naturale che all’esterno. Una grande iniziativa che abbiamo accolto in tutta la Sicilia con entusiasmo». 

Un programma denso quello di sabato pomeriggio che inizierà alle 18.30 con la presentazione della guida seguita da un confronto sui cambiamenti climatici e la piantumazione dell’ulivo. Poi in pieno stile Slow Food si potranno assaggiare gli oli durante un piccolo rinfresco organizzato dalla Comunità Educativa Gastronomica Etnea accompagnato dai vini di un giovane produttore etneo, Domenico Costa e la sua azienda Oro D’Etna

«Quando Slow Food chiama noi rispondiamo sempre con entusiasmo – racconta Domenico Costa – le iniziative che la condotta di Catania ci propone sono sempre incentrate sul territorio e sulla sua valorizzazione. Sarà interessante conoscere da vicino una realtà come quella dell’olio. D’altronde i cambiamenti climatici, le tecniche di produzione, la valorizzazione del territorio riguardano tutti coloro che credono e lavorano in questa terra indipendentemente dal prodotto finale». 

Prendendo in prestito le parole di Licia Granello: “L’accostamento vino e olio d’oliva è facile. Vuoi perché le due colture vanno a braccetto da moltissimi secoli: vicine per terra, tradizioni, qualità. Vuoi perché si assomigliano: sono creature vive, da trattare bene, temono il caldo, il freddo, la luce forte, gli strapazzi. E godono dei giudizi di esperti – sommelier e assaggiatori d’olio – formati in maniera iperprofessionale, quasi sempre votati a entrambe le discipline” 

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