Meglio Parco che sporco 2015, i volontari ripuliscono l’Etna

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In centinaia nei territori del Parco dell’Etna per bonificare l’area protetta dall’immondizia e lanciare un segnale chiaro: “No all’inciviltà”

Una grande carovana colorata da Nicolosi a Biancavilla, da Adrano a Randazzo, da Maletto a Linguaglossa, da Piedimonte a Zafferana, unita con un solo obiettivo: rimuovere i rifiuti e, con loro, l’inciviltà che – purtroppo – continua ad attanagliare il Parco dell’Etna. Un segnale chiaro lanciato a chi continua a considerare il vulcano la discarica di casa propria e alla politica incapace di tutelare e reprimere gli abusi. I volontari delle associazioni, i migranti che hanno dato un loro piccolo contributo alla causa dell’Etna, gli scout, i marines di Sigonella, i comuni, le scuole, le imprese e tanti liberi cittadini senza etichette, hanno risposto – sabato 7 novembre – convinti all’appello lanciato, per il terzo anno, dal Parco dell’Etna con “Meglio Parco che sporco”, bonifica straordinaria del territorio. Ed è stato un bilancio in crescita per questa edizione 2015, grande, intensa e gioiosa nei numeri di partecipazione e nell’impegno, la risposta e la mobilitazione di associazioni e cittadini che hanno ripulito dai rifiuti diverse aree degradate dell’area protetta ed alcune al di fuori di essa.

Centinaia e centinaia di volontari in ogni sito scelto per la bonifica e distribuiti nei territori di quindici Comuni del Parco. Molte le associazioni di volontariato partecipanti; in prima linea anche le ditte di smaltimento rifiuti con uomini e mezzi; gli istituti comprensivi: Casella di Pedara, De Amicis e l’Istituto Agrario  Mazzei di Randazzo, l’Istituto De Roberto di Zafferana Etnea, l’Istituto Archè di Catania, molti gruppi scout e tanti comuni cittadini, uomini e donne di tutte le età, anche tanti ragazzi e bambini che hanno voluto dimostrare l’amore per l’Etna e fare la propria parte con entusiasmo, indossando i guanti e usando pale, rastrelli e punteruoli per liberare dai rifiuti molti dei siti più frequentati dell’area protetta.
A sottolineare il valore universale dell’ambiente, erano presenti sul campo anche i marines di Sigonella che hanno bonificato da oltre cento pneumatici una grotta in territorio di Belpasso, e gli immigrati dello SPRAR di Bronte che hanno dato con la loro opera un segno di attaccamento al territorio che li ospita. I dati sulla raccolta parlano della bonifica di decine di siti oggetto di scarico incontrollato di rifiuti. Rimossi oltre centocinquanta pneumatici mentre si contano a  centinaia i sacchi raccolti in tutti i siti bonificati.

Un sentimento di gratitudine per tutti coloro che hanno speso il sabato mattina a servizio dell’ambiente e del territorio etneo esprime la presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia: “Sono molto colpita dal grande entusiasmo e dalla partecipazione a questa giornata di fatica e di pulizie  per la nostra montagna –  ha detto la presidente – abbiamo registrato, insieme ad una crescita complessiva della manifestazione in termini numerici e di coinvolgimento collettivo, una maturata capacità organizzativa da parte dei Comuni del Parco che, sempre più autonomamente, riescono a fare da fulcro per le associazioni locali. In alcuni siti dove l’intervento si ripete da tre anni abbiamo trovato meno rifiuti, probabilmente “Meglio Parco che sporco”, comincia a produrre qualche miglioramento. C’é molto ancora da fare ma noi continueremo con passione e costanza a dedicarci al decoro del nostro territorio”.

 

Sul campo, per coordinare gli interventi, insieme alla presidente Mazzaglia tanti sindaci e amministratori: a Belpasso l’assessore Toni Di Mauro; a Bronte il vice sindaco Nunzio Biuso insieme all’assessore Francesco Bortiglio; a Castiglione di Sicilia il sindaco Salvatore Barbagallo insieme agli assessori Lucia Chisari e Renata Saitta, e al consigliere Stefano Papa;  il vicesindaco di Linguaglossa Aldo Guzzetta; Il sindaco di Milo Alfio Cosentino con il  il vice sindaco  Concetta Cantarella e l’assessore Francesca Strano; l’assessore di Nicolosi Giuseppe Di Mauro; il vicesindaco di Pedara Francesco Laudani ed il consigliere Davide Russo; il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi con l’assessore Enrica Pollichino; il sindaco di Ragalna Salvo Chisari, insieme al vice sindaco Salvo Longo, all’assessore Roberto Di Bella ed al presidente del Consiglio Comunale Enzo Messina; Il sindaco di Randazzo Michele Mangione insieme al vicesindaco Gianluca Lanza; il sindaco di Sant’Alfio Giuseppe Nicotra; il sindaco di santa Maria di Licodia, Totç Mastroianni; il sindaco di Trecastagni Giovanni Barbagallo, insieme al vice sindaco Salvo Torrisi; a Zafferana Etnea il vice sindaco Giovanni Di Prima; numerosi dipendenti del Parco.

Il quadro complessivo degli interventi

Ad Adrano i volontari dell’associazione Adrano in Bike hanno bonificato l’area di Piano Fiera.

Molto significativi gli interventi a Belpasso su tre siti rilevanti: Cisterna Regina, Il sentiero 784 e Contrada Segreta. Supportati dai Marines di Sigonella hanno operato i volontari di CNGEI, Gruppo Scout Catania, Archeoclub Sicilia e  il CAI di Belpasso.

A Biancavilla i volontari dell’Associazione Casa Mirio hanno ripulito l’omonimo sito, già da tempo adottato dall’associazione con diverse iniziative che lo hanno posto all’attenzione pubblica.

Piero Cannistraci (Associazione Casa Mirio): “Chi trova pulito non sporca più”

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Significativa mobilitazione a Bronte  dove il Cai  ha ripulito il sito attiguo alla casermetta di Monte la Nave. L’associazione Etna e Dintorni, insieme alla Federazione Italiana Escursionismo e alla consulta giovanile di Bronte, ha ripulito la suggestiva stradella in basolato lavico che conduce a Piano dei Grilli. Una prova di integrazione  è stata data dagli immigrati dello SPRAR di Bronte che hanno ripulito il Campetto in contrada Borgonuovo e la Sciara S Antonio. I Rangers International hanno ripulito Ponte Passopaglia, mentre la Pro Loco ha ripulito  contrada Poggio S Marco. Erano presenti anche la Misericordia e la Croce Rossa di Bronte.

A Castiglione di Sicilia  è stato ripulito il tratto di collegamento Cassone/ Passopisciaro/Quota Mille dalle associazioni Rangers International, AEOP sezione di Castiglione di Sicilia, Guardia Regionale ambientale ARSA, Gruppo comunale di Protezione Civile.

A Linguaglossa i volontari del CAI hanno ripulito i piazzali di Piano Provenzana.

Milo un centinaio di volontari sono stati impegnati nella ripulitura di Bosco Nicolosi, da contrada Caselle e del sentiero di Pietra Cannone Monte Fontana. Hanno preso parte alle operazioni: AIGAE, NET, Pro loco Milo, Consulta Giovanile Milo e l’associazione di Bikers Mongibello Team, il WWF Sicilia Nord Orientale, l’Associazione Orione e il CAI.

A Nicolosi ripulite: contrada Rinazzi, Via S. Nicola all’altezza della Castagna Grossa; Etna sud Crateri Silvestri ripulito dai Marines di Sigonella; il serbatoio di Monte Fusara; Via della Ginestra, traversa di via Monpeluso; Contrada Renatura; Tre Altarelli, Imbocco della Grotta delle Palombe e la stradella basolata dei  Monti Rossi. Hanno operato insieme ai Marines, l’ANPAS gruppo di Nicolosi; Gruppo Comunale di Protezione Civile; AEOP (Associazione Europea Operatori di Polizia) sezione ambiente Nicolosi; Sicilia Antica; Alpinismo giovanile del CAI Catania; Juvenis Aetnae; Cavalieri di Santa Nicola.

Riccardo Mazzaglia AEOP: “Serve deterrenza”

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Grande lavoro ha svolto il Comune di Pedara che ha coinvolto nella ripulitura di contrada Tarderia/via Monte Po oltre 250 volontari delle associazioni: Pro Loco Pedara; Fare Ambiente; Handir; Archè; Fare Nostrum; Ambiente Nostrum; AGESCI; Anziani di Pedara; Associazione carabinieri in congedo; le Aquile di Misterbianco; EtNatura; Guardie Zoofile Ambientali, Associazione Fungaioli Siciliani; Salto del Cane, Ripuliamo Catania, ma anche i ragazzi delle scuole medie Istituto comprensivo “Casella”.

In prima linea a Piedimonte Etneo l’amministrazione comunale con le Strade del Vino Dell’Etna che, in collaborazione con i giovani della Consulta e con l’associazione Botabike hanno ripulito il sito a nord del Santuario di Presa.

A Ragalna l’intervento dei volontari si è concentrato sulla S P 120 da Ragalna a Nicolosi, che pur non essendo dentro il Parco ne costituisce una via di accesso. Hanno preso parte alle operazioni i volontari di: Aria Nuova; Misericordia; Consulta Giovanile; Viviamo Ragalna.

A Randazzo gli alunni dell’Istituto Comprensivo De Amicis e dell’Istituto Agrario Mazzei, insieme ai volontari dell’associazione Pro Randakes hanno ripulito il sito
sulla strada provinciale 230, zona Bocca d’Orzo.

A Sant’Alfio un gruppo di volontari guidati dal sindaco Giuseppe Nicotra ha ripulito la zona del Rifugio Citelli.

A Santa Maria di Licodia l’associazione “Cultura e allegria” e il Fondo Siciliano per la natura hanno  ripulito il sito Contrada Cavaliere Bosco.

Di rilievo l’operazione effettuata a Trecastagni dall’Eco sezione Frigia del Movimento Azzurro, guidata dal presidente Giovanni Barbagallo e dal comandante della ecosezione marina Salvo Cangemi, che ha ripulito tonnellate di rifiuti con l’ausilio di scavatori, bobcat e diversi camion e mezzi, sulla strada che unisce Trecastagni e Zafferana Etnea, riscuotendo l’apprezzamento dei residenti.  I volontari dell’associazione Etna Viva si sono dati appuntamento sulla strada per Monte Ilice per un intervento che si è concentrato in una splendida area boscata. Un ulteriore gruppo di volontari, tra cui alcuni residenti, ha ripulito l’area del sentiero di Monte Gorna.

A Zafferana Etnea due siti sono stati bonificati: Piano dell’acqua (associazione Amici della Terra), Piano del vescovo (Etna e Dintorni e Lemon Tour).

(7 novembre 2015)

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