Le colate dell’Etna fra storia e letteratura

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Nuovo appuntamento per “Le colate raccontate” di Sergio Mangiameli e Stefano Branca con la lettura di Aldo Leontini. Presentato “Cinquecento” nuovo racconto per “Storie dell’altro mondo” di Etnalife

Un pubblico folto e molto attento, con varie personalità del mondo della scienza etnea e una bellissima serata stellata nel magico scenario dell’antico ex Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena di Nicolosi, sede del Parco dell’Etna, hanno fatto da cornice ieri sera al nuovo appuntamento de “Le colate raccontate“, con lo scrittore Sergio Mangiameli, il vulcanologo dell’INGV Catania Stefano Branca, il lettore Aldo Leontini. Ha presentato la serata il giornalista Gaetano Perricone che, introducendo, ha sinteticamente raccontato la fascinosa storia del monastero, dalla nascita nel lontanissimo 1156, al periodo di grande splendore grazie alla Regina Eleonora D’Angiò che vi morì nel 1341, sino alla definitiva trasformazione in sede istituzionale del Parco, a partire dal 20 giugno del 2005.

Poi è toccato ai protagonisti de “Le colate raccontate”, accattivante e spesso geniale esperimento letterario-scientifico, tra vulcanologia storica dell’Etna e narrativa surreale, esattezza scientifica e finzione letteraria, ironia e grande serietà, in quattro racconti di Sergio Mangiameli (che si possono leggere su Etnalife) sulla grande eruzione del 1669, che 347 anni fa circondava completamente il Castello Ursino. Ai già portati in scena “Cena al castello, giugno 1669”; “La lava s’è fermata” e “La strana storia di Esteban Blanco”, si è aggiunto ieri sera, in omaggio al luogo che ha ospitato “Le colate raccontate”, l’inedito “Cinquecento“.
Così, illustrando caratteristiche e personaggi dei vari racconti, lo ha presentato l’autore Sergio Mangiameli: «Il mio racconto, scritto apposta per l’occasione e che da domani sarà on line su Etnalife nella rubrica Storie dell’altro mondo, è un omaggio voluto al Novecento di Alessandro Baricco e a La Leggenda del Pianista sull’Oceano di Giuseppe Tornatore: uno dei più bei libri mai scritti e uno dei più bei film mai realizzati. Due grandi artisti capaci d’incantarmi ancora».

Poi, con la sua grande competenza nella vulcanologia storica e con linguaggio chiaro e divulgativo, Stefano Branca, utilizzando slides con foto e carte rare e di estremo interesse, ha raccontato le varie fasi storiche dell’eruzione dell’Etna del 1669 – dall’inizio dei primi giorni di marzo dai Monti Rossi, i “Monti della ruina” di Nicolosi, localizzati proprio di fronte al Monastero sede del Parco, all’arrivo a Catania e al Castello Ursino, fino alla fine l’11 luglio – mentre con le sue intense e appassionate letture e la sua efficacissima voce narrante Aldo Leontini ha dato letteralmente vita e forti suggestioni ai racconti, ideati da Sergio Mangiameli dopo una brillante conferenza sul tema tenuta da Branca a Nicolosi ad agosto dello scorso anno.

Grande la soddisfazione della presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, che dopo avere assistito al precedente appuntamento di Castello Ursino ha fortemente voluto ospitare l’evento nel Monastero e ha auspicato nuove, ancora più ampie iniziative culturali legate alle eruzioni storiche dell’Etna. Con lei il direttore del Parco Tiziana Lucchesi, che ha portato i saluti dell’ente al pubblico intervenuto e ai protagonisti e il vulcanologo Salvo Caffo, che ha brillantemente curato l’organizzazione della serata con la collaborazione di Giuseppe Squillaci e che, come da lui stesso ricordato, ha partecipato con Mangiameli e Branca alla fase ideativa dell’evento. Applausi e molti consensi alla fine per “Le colate raccontate”, che saranno probabilmente replicate ancora su altri palcoscenici del territorio etneo.

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