Il “Rapimento”, prezioso e fragile segreto di bellezza che sta dietro le scenografie dell’Etna

“Il Cuore dell’Etna”, libro a tre mani, mani fuse e complici perché navigate di amicizia e di esperienza, che si può leggere come le matriosche, aprendone una alla volta

“Oggi ho imparato a volare. Sembra strano ma è vero c’ho pensato e mi sono sentito sollevare come da un capogiro. Il cuore mi si si è quasi fermato e ho avuto paura e sono caduto ma per fortuna mi sono rialzato e ho riprovato.”
Con la musica e le parole di questa bellissima canzone di Eugenio Finardi, Stefano Pannucci ci ha iniziato al suo fantastico viaggio alla scoperta di un Etna inedito e di straordinaria bellezza, solleticando le nostre emozioni più profonde con la magia di immagini e riprese straordinarie e con un piccolo gioiello letterario, scritto e condiviso con due cari amici di sempre, Santino Mirabella e Salvatore Caffo.
La storia di un’avventura, di un viaggio oltre gli schemi, di una profonda amicizia e di una simpatica goliardia che ha saputo resistere agli anni e alle reciproche intemperie della vita.

Questo è il backstage de “Il Cuore dell’Etna. Genista Aetnensis e Coni di Cenere” edito dalle Edizioni Arianna e presentato insieme alla mostra fotografica, in prima assoluta il 25 febbraio, a Palazzo Trigona, sede della Pro loco di Noto.
Un generoso padrone di casa, Pietro Giarratana, presidente dell’Associazione Turistica Pro Noto ha fatto da cicerone e guida ad una serata assolutamente informale e densa di significativi contenuti, dove le persone che hanno partecipato con il loro contributo, sono state realmente al servizio dell’unica protagonista: l’arte!
Leopardi scriveva nello Zibaldone che “dalla lettura di un pezzo di vera poesia, in versi o in prosa, si può dir quello che di un sorriso diceva lo Sterne; che essa aggiunge un filo alla tela brevissima della nostra vita” ed è per lo stesso motivo che Stefano Pannucci, ideatore e promotore di tutto il progetto e autore delle fotografie e dei videoclips, ha voluto condividere – come lui stesso scrive in calce al libro – le sensazioni provate e che tanto lo hanno appassionato.

Il Rapimento, quel prezioso e fragile segreto di bellezza che sta dietro le piccole e grandi scenografie della Natura e che tocca l’occhio del cuore e solo dopo la vista dell’intelletto.
Lo Stupore per quell’ oltre” che si svela alla memoria, senza bisogno di null’altro che l’armonia della bellezza, pur privo dei canonici punti di riferimento.
La Magia, che ci riporta per mano tra i sentieri di un mondo “altro”, abbandonato troppo precocemente come simbolo sacrificale dell’essere diventati grandi.
La leggerezza, quella eterea sensazione del galleggiare sulla vita ancorati alle nostre personali fragilità che diventano punto di forza e di riscatto di un’esistenza forse troppo densa di doveri e di illusorie metafore.
La poesia, quella dolce e garbata della foglia della ginestra che saluta ed esalta la sua seppur breve ma intensa vita; quella asciutta e intimamente sincera con cui si vuole condividere il viaggio e quella scientifica ma per nulla ridondante, che ci racconta e ci spiega i misteri del nostro maestoso Vulcano.

Un libro a tre mani, mani fuse e complici perché navigate di amicizia e di esperienza, che si può leggere come le matriosche, aprendone una alla volta e saprà sempre e comunque regalarci qualcosa di significativo; di cui hanno voluto dare un contributo, oltre che i tre autori, anche l’assessore alla Cultura del Comune di Noto, Sabina Pangallo, l’editrice Arianna Attinasi, la cui presentazione del volume, nel suo essere carica di stima, sembrava piuttosto una lettera aperta a dei nuovi amici ritrovati; e la sottoscritta che ha voluto restituire, con un breve intervento, anni di stima ed affetto nei confronti di Stefano Pannucci, ed il sindaco, Corrado Bonfanti che, a dispetto di ogni protocollo istituzionale, ha preferito chiudere la serata con simpatia e leggerezza, come se si trattasse piuttosto di una convivio tra amici.
Il libro, che sarà presto nelle librerie siciliane, sarà presentato insieme alla mostra fotografica a Modica e successivamente a Catania tra marzo e aprile.

Valeria Abramo

Note bibliografiche:

Salvatore Caffo, Stefano Pannucci e  Santino Mirabella

Salvatore Caffo, geologo e dottore di ricerca presso il Ministero dell’Università e della Ricerca di Roma, ora vulcanologo dell’Ente del Parco dell’Etna, si occupa di ricerca scientifica e tematiche ambientali. Ha partecipato come autore alla stesura di diverse opere.

Stefano Pannucci, geologo e dottore di ricerca presso l’Università “La Sapienza” di Roma; funzionario dell’ARPA Sicilia per le tematiche ambientali. Appassionato di fotografia e particolarmente interessato alle forme geologiche del paesaggio.

Santino Mirabella, giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Catania e presidente dell’Associazione culturale Efesto; medaglia del Presidente della Repubblica, ha già pubblicato libri di vario genere.

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