Grotta del Gelo, il monitoraggio del ghiacciaio più meridionale d’Europa

La Grotta del Gelo
La Grotta del Gelo (Immagine tratta dalla locandina della conferenza)

Mercoledì 4 novembre conferenza nella sede del Parco dell’Etna sullo stato di salute del ghiacciaio alla luce dei cicli stagionali

“La Grotta del Gelo. Monitoraggio del ghiacciaio più meridionale d’Europa” è il titolo dell’incontro in programma mercoledì prossimo 4 novembre, con inizio alle 16,30, nell’auditorium dell’antico Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena a Nicolosi, sede del Parco dell’Etna. Si tratta di un appuntamento di grande interesse scientifico e divulgativo, a cura del Cse, Centro Speleologico Etneo di Catania in collaborazione con il Parco, nell’ambito del quale verranno descritti i primi risultati del monitoraggio avviato dal Cse alla fine del 2013 presso la Grotta del Gelo. Lo studio, che si protrarrà per i prossimi anni, si prefigge di valutare “lo stato di salute” del ghiacciaio in essa ubicato, in termini di perdita, guadagno e traslazione della massa glaciale, in funzione dei cicli stagionali e quindi dei parametri climatici esterni.
Per il Parco dell’Etna interverrà la presidente Marisa Mazzaglia, per il Cse il presidente Francesco Leone illustrerà “La Grotta del Gelo e il suo ghiacciaio” e Gaetano Giudice parlerà del “Monitoraggio della Grotta del Gelo: casi di studio e tecniche impiegate”. Insieme al vulcanologo del Parco Salvo Caffo, che offrirà il suo ampio contributo di conoscenza della Grotta del Gelo, luogo dell’Etna Patrimonio dell’Umanità di straordinaria bellezza e di grande fascino, coordinerà l’incontro il giornalista Gaetano Perricone.

Va ricordato che dal luglio 1997 al luglio 2000 gli speleologi del Centro Speleologico Etneo di Catania, in collaborazione con il Parco dell’Etna e in particolare con il vulcanologo dell’ente Salvo Caffo, hanno realizzato il primo esperimento di monitoraggio ambientale nella Grotta del Gelo, mediante l’utilizzo di microacquisitori digitali automatici, per la raccolta di dati di Temperatura ed Umidità. In quel lavoro furono impegnati a vario titolo una decina di speleologi, che volontariamente eseguirono i rilevamenti climatologici e l’elaborazione dei dati.
Quell’importante esperimento ha consentito di chiarire le cause generali della riduzione di volume del ghiaccio presente all’interno della cavità e soprattutto ha permesso di appurare che una sana e corretta fruizione della Grotta del Gelo non altera significativamente l’ambiente ipogeo.

(3 novembre 2015)

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