Eruzione dell’Etna: attività prosegue ma con minore intensità

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Il nuovo cono cresce  in altezza al procedere dell’attività. Colata lavica a quota 2.800 metri. L’eruzione nel video di Michele Mammino

L’eruzione fotografata da © Michele Mammino

Prosegue, con minore intensità, l’attività stromboliana sull’Etna dal Nuovo Cratere di Sud Est. Attorno alla bocca, sita nella sella tra il NCSE ed il Cratere di Sud Est (CSE) si sta formando un nuovo cono, le cui dimensioni si accrescono con il procedere dell’attività. Il trabocco lavico scaturito da questa bocca, si è lentamente espanso alla base del cono ed incanalato nella depressione tra Monte Frumento Supino ed i crateri del 2002. Il fronte si trova circa a quota 2.800 metri s.l.m.

All’attività stromboliana si associa una debole emissione di cenere dal NCSE, che viene rapidamente dispersa dai venti in direzione dei quadranti orientali.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando una modestissima tendenza al decremento, permane su valori elevati. Relativamente all’attività infrasonica, nell’ambito delle fluttuazioni dei parametri monitorati, si registra una lieve diminuzione nel tasso di accadimento degli eventi; la localizzazione della sorgente infrasonica interessa esclusivamente l’area del SEC/NSEC.

(1 marzo 2017)

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