Belpasso. Incendiata la posta presente nella “Grotta della dinamite”

Il Gruppo Grotte del CAI rimuove il materiale cartaceo superstite. Una mano anonima ha incendiato gran parte della posta abbandonata e ritrovata nei giorni scorsi

Ultim’ora: Denunciato il postino che ha riempito di lettere la “Grotta della dinamite”

Sopralluogo del sindaco di Belpasso, Daniele Motta, questa mattina nella “Grotta della dinamite”, la cavità lavica presente al Villaggio delle Ginestre, in territorio belpassese, dove è stata ritrovata negli scorsi giorni dagli speleologi del Club Alpino Italia di Catania, una grande quantità di posta mai consegnata ai destinatari (rileggi l’articolo qui). Il Gruppo Grotte del Cai ha provveduto alla rimozione del materiale cartaceo – e non solo – ritrovato nella grotta, constatando, però, che una mano anonima ha dato fuoco alla corrispondenza, probabilmente la stessa mano che ha “ingrottato” lettere e pacchi mai recapitati. Gli speleologi hanno, comunque, provveduto a riportare alla luce quanto si è salvato dalle fiamme, consegnando i reperti ai Carabinieri. Intanto, nei comuni che erano destinatari della posta mai recapitata (sono interessati Misterbianco, Mascalucia, Gravina, San Gregorio, Paternò, Aci Bonaccorsi, e non è interessato Belpasso dove si trova la cavità) si starebbe valutando la possibilità di costituzione di parte civile per i danni derivanti dalla mancata consegna della corrispondenza, sia all’ente, sia ai cittadini. Ma, al momento, è solo una indiscrezione di palazzo.

Il sindaco, Daniele Motta, si è recato oggi in via del Pettirosso al Villaggio delle Ginestre, dove si trova la grotta, per seguire direttamente le operazioni di recupero del materiale cartaceo rinvenuto. «Gli speleologi del Cai – dichiara il primo cittadino belpassese – hanno riportato alla luce alcuni sacchi di materiale che sono stati sigillati e consegnati ai Carabinieri, presenti sul posto, per le verifiche del caso. Abbiamo purtroppo dovuto constatare che è stato appiccato il fuoco all’interno della grotta distruggendo parecchio materiale e rendendo il sito difficilmente accessibile per gli operatori del Cai. Tutto quello che è stato riportato integro in superficie, tra le difficoltà, potrà consentire agli investigatori di approfondire l’accaduto. Da parte nostra abbiamo posto la massima attenzione verso questo caso e messo in atto tutte le procedure di nostra competenza per assicurare la massima collaborazione alle forze dell’ordine. Quello che è accaduto nella Grotta della dinamite è un fatto deprecabile. Non siamo tra i comuni destinatari di questa corrispondenza ritrovata, ma abbiamo comunque subìto un oltraggio sul piano ambientale in un sito di interesse naturalistico. Anche in casi del genere – conclude il sindaco Motta – ci rendiamo conto di quanto sia complesso tenere sotto controllo un territorio così vasto e per questo faccio un appello ai cittadini perché di fronte a movimenti sospetti facciano immediatamente le segnalazioni alle forze dell’ordine».

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